SAN JOSÉ (ZENIT.org).- I Vescovi
cattolici dell'America Centrale e del Nord e del Caribe hanno espresso profonda
preoccupazione di fronte alla svalutazione che ha subito negli ultimi tempi la
vita dei migranti.
I presuli che si occupano della
cura pastorale dei migranti nei rispettivi Paesi si sono riuniti a San José
(Costa Rica) a giugno per analizzare la situazione. Il 30 giugno hanno diffuso
una dichiarazione congiunta in cui raccolgono le conclusioni dell'incontro.
I Vescovi presenti, in
rappresentanza delle Conferenze Episcopali di Stati Uniti, Messico, Costa Rica,
Panama, Honduras e Guatemala, così come del Consiglio Episcopale
Latinoamericano (CELAM) e di Caritas Internationalis, si sono incontrati per
esprimere la loro solidarietà e preoccupazione per la situazione dei migranti
nell'emisfero. Erano accompagnati da esperti in questioni migratorie, religiosi
e laici.
“Testimoni della grande
sofferenza che vivono le persone migranti dei nostri Paesi e delle nostre
regioni, che sono vittime di sfruttamento e abuso da parte di vari soggetti
(funzionari pubblici, datori di lavoro senza scrupoli e organizzazioni criminali),
chiediamo nuovamente ai nostri Governi di rendersi responsabili della
protezione legale dei migranti, inclusi quanti cercano lavoro, richiedono asilo
e rifugio e sono stati vittime della tratta di esseri umani”, affermano i
Vescovi nella dichiarazione.
In particolare, chiedono
“speciale attenzione e protezione per famiglie, donne e bambini”.
Nel corso della riunione, i
presuli hanno riflettuto su varie questioni, tra cui l'aumento della violenza
nei sequestri dei migranti da parte del crimine organizzato, l'incremento dei
rimpatri tra Stati Uniti e Messico, la tragedia della tratta di esseri umani,
la crescita della disuguaglianza economica, gli effetti della globalizzazione
sulle persone e l'aumento delle minacce agli agenti della pastorale dei migranti
nel loro carattere di difensori dei diritti umani.
Hanno anche chiesto la continua
collaborazione per il recupero di Haiti dopo il terremoto del gennaio 2010, il
che comporta il blocco dei rimpatri di haitiani in situazione irregolare nei
Paesi rappresentati.
I Vescovi hanno infine rivolto un
appello ai propri Governi a modificare o abolire leggi “ingiuste e disumane,
che provocano la separazione delle famiglie migranti, arresti arbitrari e
minacce alla vita”.
Il documento completo in spagnolo
http://www.usccb.org/mrs/regional-consultation-on-migration-2011-espanol.pdf
Fonte: www.zenit.org
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