Lampedusa – Inizia oggi, con la
direzione artistica del regista Luca Vullo, la III edizione del “Lampeduda in
Festival”, manifestazione che affronta la realtà dell’immigrazione, l’incontro
con l’altro e piccole storie individuali intese come metafore dei grandi temi.
Tutto ciò in un’isola che purtroppo non è più conosciuta per la sua
straordinaria bellezza ma per le condizioni dei sui centri di accoglienza, per
il respingimento delle barche della disperazione e, attualmente, per il
massiccio esodo di migranti provenienti dal nord Africa.
Il festival ha recentemente avuto
il privilegio di ricevere come premio di rappresentanza la medaglia d’onore da
parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Gli organizzatori
sono anche promotori della campagna di incentivazione turistica “Io vado a
Lampedusa www.iovadoalampedusa.com, che ha tra i suoi obiettivi principali
quello di contribuire al rilancio del turismo sull’isola. La campagna ha
proposto nell’ultimo mese una serie di appuntamenti in giro per l’Italia che
hanno ottenuto una grande affluenza di pubblico.
Da oggi e fino al 23 luglio,
oltre alla proiezione delle opere in concorso, saranno organizzati anche
incontri, dibattiti, concerti, mostre ed altri eventi tra cinema, arte,
letteratura e musica per dimostrare che Lampedusa è un’isola viva ed attiva in
ambito culturale e che non esiste soltanto in relazione agli sbarchi. Oltre al
tema dell’immigrazione, il Festival affronta anche quello della legalità,
dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Molto spazio è riservato al cinema
e in special modo al genere documentario, inteso come nuovo mezzo di
comunicazione ed informazione.
Nel corso del festival ci sarà
anche tanta musica con i concerti di: Assalti Frontali (20 luglio), Laura Lala
(21 luglio), Ipercussonici (19 luglio), dei musicisti lampedusani Giacomo
Sferlazzo e Alessio Greco (19 luglio) e con DJ Set tematici affidati a Dj
Surfarata. Dalla Sardegna arriva invece il reading musicale a cura del Marina
Cafè Noir - Festival di letterature applicate (Cagliari).
Tra le proiezioni di film fuori
concorso “sbarca” a Lampedusa “Giallo a Milano”, di Sergio Basso, dedicato alla
vita vissuta dalla comunità cinese insediatasi nel capoluogo lombardo ormai da
diversi anni e che narra storie di persone, di semplici cittadini con i loro
sogni e le loro speranze.
Altro film fuori concorso, il 22
luglio, è il recentissimo “Il colore del vento” di Bruno Bigoni, un
documentario che prende spunto dal disco Creuza de mä di Fabrizio De André e
Mauro Pagani (che è anche protagonista di un brano del film) narrando le
toccanti storie di alcune donne che hanno trovato nel mare una nuova speranza
di vita. Il film ha un obiettivo molto simile a quello del festival
lampedusano: ricreare visivamente atmosfere, sonorità, lingue e testimonianze
per raccontare la realtà e come la cultura mediterraneo-occidentale sia
soggetta a forze degeneratrici che ostacolano, invece di favorire, l’incontro e
la conoscenza tra popoli e culture diverse.
Gli altri film fuori concorso
sono: “The Last Shore - Fino all’ultima spiaggia” (di Fabrizio Basano), “Con
gli occhi dell’altro” (di Giordano Bianchi, Martina Marafatto e Leonardo
Modonutto), “Approdo Italia” (di Christian Bonatesta), “Viaggio a Lampedusa”
(di Giuseppe Di Bernardo) e “Goor” (di Alessandro de Filippo), al quale sarà
presente il regista per un dibattito con il pubblico.
Il programma prevede numerosi
altri ospiti come per esempio Salvatore Borsellino, i responsabili di
LegaAmbiente Sicilia, esponenti di D.E-R (associazione documentaristi Emilia
Romagna), di Documentary in Europe, di Save the Children, lo scrittore Antonio
Mazzeo ed il docente Fulvio Vassallo Paleologo. Inoltre, il direttore artistico
Luca Vullo ha ottenuto le adesioni per le giurie dei concorsi di ragguardevoli
professionisti quali Emiliano Morreale, Gianfranco Rosi, Pasquale Scimeca,
Massimo Arvat, Amara Lakhous e Ali Baba Faye.
Nella serata inaugurale di oggi è
in programma l’incontro con il sindaco di Riace (RC) Domenico Lucano e con il
sociologo ed economista Tonino Perna che parleranno delle positive esperienze
di accoglienza che Riace ed altri paesi della Locride stanno attuando da
diversi anni nei confronti di profughi politici.
Per il concorso sono pervenute
150 opere (79 nella scorsa edizione) da tutta Italia e dall’estero (1 dalla
Russia, 5 dalla Spagna e 1 dalla Francia).
Fonte: www.migrantes.online.it
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