“Turismo e avvicinamento delle
culture”: questo il tema della Giornata mondiale del turismo, che si celebra il
27 settembre. In vista di questa ricorrenza, il Pontificio Consiglio della
Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha pubblicato un messaggio in cui si
ribadisce l’importanza del turismo come momento di dialogo e di
evangelizzazione. Annunciato, infine, il 7.mo Congresso mondiale di pastorale
per il turismo, che si terrà in Messico nel 2012.
Sono più di novecento milioni le
persone che oggi compiono viaggi internazionali. Una cifra notevole di fronte
alla quale, scrive il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, è
necessario riflettere sull’importanza del viaggio come incontro fra le diverse
culture del mondo. “Turismo e avvicinamento delle culture”, dunque, il tema
scelto per la Giornata mondiale di quest’anno, proprio per ribadire, sulla scia
di Benedetto XVI, che “occorre fare in modo che le persone accettino non
soltanto l’esistenza della cultura dell’altro, ma desiderino anche riceverne un
arricchimento”. Perché il turismo, si legge nel messaggio, è “un’occasione
privilegiata” di “autoeducazione personale, di mutua tolleranza e di
accostamento alle legittime differenze tra popoli e culture”.
Ma su cosa si basa il dialogo? Il
dicastero vaticano lo ribadisce: sull’ascolto e sul rispetto, evitando
pregiudizi ed esclusioni, superficialità e parzialità. E tale atteggiamento
deve essere reciproco: prima di partire, il turista si informi sul luogo che
visiterà e chi lo accoglie rispetti le sue aspettative.
In quest’ambito, prosegue il
messaggio, la Chiesa ha molto da offrire, poiché “il patrimonio culturale che
nasce dall’esperienza della fede, dall’incontro fra la cultura e il Vangelo” è
immenso e va presentato “nella sua autenticità”, nella sua “vera natura
religiosa”. “Anche in campo culturale – come dice il Papa – il cristianesimo ha
da offrire a tutti la più potente forza di rinnovamento e di elevazione, cioè
l’Amore di Dio”.
Cosa fare dunque? Il Pontificio
Consiglio dà indicazioni chiare: elaborare itinerari turistici adatti ai luoghi
sacri, predisporre strutture di accoglienza adeguate, formare spiritualmente ed
culturalmente le guide turistiche, pensare alla possibile creazione di
un’organizzazione di guide cattoliche ed elaborare dépliant, siti web e riviste
specializzate sul patrimonio artistico della Chiesa. Tutto questo perché il
turismo religioso sia inteso come “una piattaforma per realizzare l’annuncio
chiaro ed esplicito di Gesù Cristo”.
Infine, il messaggio – a firma
del presidente e del segretario del dicastero, mons. Antonio Maria Vegliò e
mons. Joseph Kalathiparambil – si conclude con l’annuncio del settimo Congresso
mondiale di pastorale del turismo che si terrà a Cancún, in Messico, dal 23 al
27 aprile 2012.
Fonte: http://www.news.va
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