Presentata la sesta edizione della Guida realizzata dagli uffici
Caritas e Migrantes del Vicariato di Roma
È stata presentata il 20 gennaio,
presso il Seminario Romano Maggiore, la sesta edizione della Guida ai
luoghi di incontro e di preghiera degli immigrati a Roma realizzata dagli
uffici Caritas e Migrantes della diocesi di Roma.
«Questa Guida – spiegano
nell’introduzione monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas, e monsignor
Pierpaolo Felicolo, direttore della Migrantes – si propone di rispondere alle
esigenze religiose degli immigrati. La vita di un immigrato, infatti, oltre a
essere caratterizzata da aspetti economici, occupazionali, culturali e sociali,
è definita anche da profonde esigenze religiose». È per questo motivo «che
l’attenzione alla dimensione religiosa è fondamentale nel processo di
integrazione e i luoghi di incontro e di preghiera sono riferimenti importanti
anche per le istanze sociali e la crescita culturale degli immigrati: in
essi, infatti, si attivano reti di amicizia e di mutua assistenza con una
molteplicità di iniziative che conferiscono uno spessore concreto al binomio
“spiritualità-promozione umana”».
Gli immigrati nell’area romana: paesi e religioni.
Il Comune di Roma, secondo i dati dell’anagrafe, alla fine del 2012 ha registrato la presenza di 381.101 residenti con cittadinanza straniera. Una quota di circa 150mila persone si trova, invece negli altri comuni della Provincia: già nel 2010 i residenti stranieri nell’intera Provincia erano 442.818. L’incidenza degli immigrati sulla popolazione supera il 10%, due punti al di sopra della media nazionale.
Nel Comune di Roma la metà circa
degli stranieri (46,2%, 176mila) proviene dai Paesi europei per lo più appartenenti
all’UE. Seguono, nell’ordine gli americani (16,6%, 45mila), gli asiatici
(16,1%, 111mila) e gli africani (4,7%, 46mila), mentre sono qualche migliaia
quelli arrivati dall’Oceania.
Queste provenienze servono a introdurre nel panorama multireligioso che attualmente si riscontra nella Capitale. Secondo la tradizionale stima delle appartenenze religiose, condotta per questa Guida dal Centro Studi e Ricerche IDOS, i cristiani sono quasi i due terzi del totale (65,2%). I cattolici (30,0%, 114mila) precedono di poco gli ortodossi (27,9%, 106mila), ma sono ben rappresentati anche gli evangelici e altri gruppi cristiani (7,4%, 28mila). I musulmani incidono per il 20% (76mila). Gli induisti (11mila), i buddisti (9mila) e i fedeli di altre religioni orientali (4.500, specialmente sikh che si trovano al confine con la provincia di Latina) rappresentano nel complesso una quota del 6,5%. Per la comunità ebraica è stata stimata una presenza di mille persone, per le religioni tradizionali africane 3mila persone, così come altre 3mila persone appartengono a gruppi differenziati. Si stima anche una notevole presenza di atei e di agnostici.
Queste provenienze servono a introdurre nel panorama multireligioso che attualmente si riscontra nella Capitale. Secondo la tradizionale stima delle appartenenze religiose, condotta per questa Guida dal Centro Studi e Ricerche IDOS, i cristiani sono quasi i due terzi del totale (65,2%). I cattolici (30,0%, 114mila) precedono di poco gli ortodossi (27,9%, 106mila), ma sono ben rappresentati anche gli evangelici e altri gruppi cristiani (7,4%, 28mila). I musulmani incidono per il 20% (76mila). Gli induisti (11mila), i buddisti (9mila) e i fedeli di altre religioni orientali (4.500, specialmente sikh che si trovano al confine con la provincia di Latina) rappresentano nel complesso una quota del 6,5%. Per la comunità ebraica è stata stimata una presenza di mille persone, per le religioni tradizionali africane 3mila persone, così come altre 3mila persone appartengono a gruppi differenziati. Si stima anche una notevole presenza di atei e di agnostici.
Il censimento dei luoghi di culto.
Sono 293 le strutture censite, 37 in più rispetto al 2011. I luoghi di culto disponibili sono: 172 per i cattolici, 53 per gli ortodossi, 27 per i protestanti, 7 per gli ebrei, 25 per musulmani, 7 per i buddhisti, 1 per gli induisti, 1 per i sikh. Si può trovare nella guida anche la ripartizione dei luoghi di incontro e di preghiera anche per singoli Municipi.
Roma
|
In Provincia
|
Totale Roma e Provincia
|
|
Cattolici
|
150
|
22
|
172
|
Ortodossi
|
25
|
28
|
53
|
Protestanti
|
22
|
5
|
27
|
Ebrei
|
7
|
-
|
7
|
Musulmani
|
22
|
3
|
25
|
Buddisti
|
6
|
1
|
7
|
Induisti
|
1
|
-
|
1
|
Sikh
|
1
|
-
|
1
|
Totale
|
234
|
59
|
293
|
Obiettivi della Guida.
L’adesione alla propria fede porta molti immigrati alla pratica religiosa, e naturalmente c’è bisogno di appositi spazi per esprimere le dimensioni rituali e comunitarie. Per agevolare questa pratica, la Guida riporta tutti i luoghi di culto aperti a Roma e in Provincia e per ciascuno di essi segnala l’indirizzo, gli orari e il nome dei responsabile, facilitando i contatti per quanto riguarda gli atti di culto veri e propri e le attività connesse.
Non manca una funzione sociale
della Guida, che può essere di grande supporto al processo di integrazione,
evitando il pericolo di sradicamento. I luoghi di preghiera censiti sono anche
luoghi di incontro, nel cui ambito si attivano reti di amicizia e di mutua
assistenza e si promuovono diverse iniziative socio-culturali: centri di
ascolto, di consulenza e di sostegno, corsi di italiano e di madrelingua,
incontri sulla cultura di origine, attività sportive, corali, gruppi giovanili
e incontri conviviali, quasi sempre dopo il rito religioso. In questo modo di
attua una simbiosi tra cura spirituale e promozione umana.
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sintesi
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