Napoli - Nella “figura dei Magi
mi sembra di leggere la storia di ciascuno di voi, cari amici che provenite da
lontano: dall’Africa, dall’Asia, dall’America Latina, e anche dall’Europa.
Siete venuti perché una luce interiore, la stella della speranza, vi ha spinti
ad intraprendere un viaggio in cerca di una terra ospitale che vi offrisse la
possibilità di realizzare il vostro sogno di vivere una vita dignitosa e
rispettosa della vostra dignità di uomini e di credenti”. Lo ha detto ieri
mattina il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nella messa
celebrata nel tempio di Capodimonte per l’Epifania, solennità nella quale
ricorre la “Festa dei popoli”. Dopo aver ricordato quanti sono morti “durante
il cammino” nel “loro viaggio della speranza”, il cardinale – riferisce
l’agenzia SIR - ha sottolineato che anche giunti in Italia i sopravvissuti come
i Magi hanno trovato “un Erode che ha tentato di spegnere ogni vostra speranza,
causando una emarginazione sociale, economica e culturale, lasciandovi ai margini
di una società che continua a considerarvi stranieri, diversi, nemici”. Ma “la
stella, la luce non si è spenta: c’è Cristo, c’è la Chiesa che vi accoglie come
Madre e vi sta vicina con i suoi sacerdoti, religiosi e volontari per aiutarvi
ad inserirvi ed integrarvi in questa nuova terra”. Il porporato ha
concluso con un saluto in varie lingue.
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