di Fady Noun
Il 29 gennaio da Roma a Beirut si terrà un'iniziativa di solidarietà a favore del missionario italiano rapito in Siria. Il sequestro è circondato da mistero e non si hanno notizie sulle condizioni del sacerdote. Durante la serata verranno letti alcuni suoi testi e testimonianze sulla missione. Non vi saranno richiami alle posizioni politiche.
Beirut - Rilanciando
un'iniziativa partita in Iraq, un gruppo di associazioni vicine alla missione
del padre gesuita Paolo Dall'Oglio - sacerdote di origini italiane rapito
in Siria il 29 luglio scorso - ha deciso di riunirsi mercoledì 29 gennaio
per manifestare solidarietà e pregare per la sua liberazione. Il missionario è
stato rapito sei mesi fa a Raqqa, nel nord del Paese, in una zona sotto il
controllo dello Stato islamico in Iraq e d'Oriente; dal momento del sequestro è
calato il silenzio sulla sorte del prete rapito.
L'iniziativa di solidarietà parte
da un monaco legato da un profondo legame di amicizia con p. Dall'Oglio; essa
si svolgerà in contemporanea a Roma, Parigi, Berlino, Bruxelles, Beirut, Londra
e Ginevra. Durante il momento di preghiera verranno anche letti testi scritti
dal sacerdote rapito e saranno raccolte alcune testimonianze riguardanti la sua
persona e la sua missione.
Su richiesta degli amici e dei
familiari di Paolo Dall'Oglio, l'incontro di preghiera e solidarietà per il
missionario italiano e tutte le altre persone rapite in Siria ricorderà solo la
sua attività umanitaria e l'apostolato. Non vi saranno invece richiami alle
posizioni politiche, per evitare qualsiasi tipo di problema o
strumentalizzazione alla comunità di Mar Moussa.
Sempre il 29 gennaio a Ginevra,
l'Associazione amici di Mar Moussa ha indetto un incontro alle ore 20 nella
cappella situata al secondo piano del centro di San Bonifacio, in Avenue du
Mail 14.
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