1854: la bellezza di una nascita – la proclamazione del Dogma dell’Immacolata!
1854 - un anno particolare della storia del secolo 19esimo.
Molti sono gli avvenimenti di quell’anno: guerre, battaglie, scoperte e invenzioni, formazione di alleanze politiche tra nazioni, nascita di partiti politici, epidemia di colera, risveglio del mondo della fotografia, nascita di scuole d’arte, mostre di scienza e meccanica…
Nella Chiesa, il 9 dicembre Pio IX consacra la Basilica di San Paolo fuori le mura, ricostruita dopo l'incendio del 15 luglio 1823. Il giorno precedente, l’8 dicembre, lo stesso Pontefice proclama il Dogma dell'Immacolata Concezione di Maria, con la Bolla Ineffabilis Deus, tradotta in più di 400 lingue e dialetti.
È in questa realtà di progresso, di bellezza, di devozione mariana, ma anche di distruzione e morte, che nasce la piccola Angela Vallese, a Lu Monferrato, da papà Lorenzo e mamma Maria, l’8 gennaio 1854, una giornata invernale.
Infatti, Angela porterà in cuore per tutta la vita la gioia di essere nata nell’anno della Proclamazione del Dogma dell’Immacolata.
Molto presto imparerà dai genitori a recitare il rosario, cosa molto normale in quei tempi per una famiglia contadina – lo possiamo immaginare!
Per Angela, ripetere l’Ave Maria non è soltanto una devozione. Per lei, è un dialogo che evoca la certezza di una presenza: quella di una Madre e Maestra, di cui sarà figlia per sempre!
All’età di quindici anni, inserita nella vita della sua parrocchia, frequenta il gruppo delle Figlie di Maria Immacolata. Poi, nel 1876… a Mornese, sarà “Figlia di Maria Ausiliatrice”.
Maria l’accompagnerà nella lontana America, nella sognata Patagonia, nella sperduta Terra del Fuoco. Alimenterà e sosterrà ogni attimo della sua vocazione missionaria, le indicherà il momento di partire e ripartire, la farà diventare annuncio, parola, profezia!
Questa coincidenza di avvenimenti – nascita e proclamazione del Dogma dell’Immacolata - fa pensare alla spiritualità mariana propria del nostro Istituto: una spiritualità che ci fa vivere «l’atteggiamento di fede, di speranza, di carità e di perfetta unione con Cristo», che ci aiuta ad «aprirci all’umiltà gioiosa del Magnificat» per essere “ausiliatrici” soprattutto dei giovani.
Una spiritualità che rinnova un invito e una risposta: «Nella Vergine Immacolata Ausiliatrice contempleremo la pienezza della donazione a Dio e al prossimo. Imiteremo la sua disponibilità alla Parola del Signore» per spalancare il cuore verso nuove frontiere, per essere discepole missionarie dovunque, per «essere con i giovani casa che evangelizza!».
Il compleanno di Sr. Angela Vallese sia per noi una chiamata a fare della nostra esistenza un gioioso dono ai più bisognosi, attraverso l’annuncio della Buona Notizia con la parola, ma soprattutto con la testimonianza di una vita radicata in Dio e con vasti orizzonti missionari.
In comunione e nel reciproco dono di preghiera,
Sr. Alaíde Deretti
Consigliera per la Missione
Nessun commento:
Posta un commento