2 luglio 2012

Quella Sentenza sulla Circoncisione che fa Arrabbiare Ebrei e Musulmani

La tesi paradossale di Abraham Yehoshua è che la religione abbia reso gli ebrei meno creativi perché «dalla mattina alla sera bisognava pensare a quello che era lecito o no». È molto probabile, però, che anche un laico convinto come il grande scrittore israeliano abbia accolto con perplessità la notizia che per la corte d' appello di Colonia la circoncisione di un bambino è un reato da perseguire penalmente, una lesione corporale che deve essere punita. In Germania vivono quattro milioni di musulmani e circa 100.000 ebrei. Secondo le statistiche del 2007, il 10,9 per cento dei giovani di sesso maschile fino ai 17 anni è stato circonciso. Queste cifre spiegano da sole l' impatto che una sentenza come questa può avere. Non è vincolante, ma stabilisce un principio a cui altre amministrazioni tedesche potrebbero decidere di adeguarsi. «Avrà l' effetto di un segnale, rivolto soprattutto ai medici», dicono i giuristi. Il consiglio centrale degli ebrei tedeschi ha definito la decisione della magistratura di Colonia «un'intrusione drammatica e senza precedenti sul diritto di autodeterminazione delle comunità religiose». Il presidente del consiglio centrale dei musulmani tedeschi, Aiman Mayzek, ha detto che «la libertà religiosa è molto importante nella nostra costituzione» e ha aggiunto che la sentenza è «ispirata da pregiudizi e li rafforza». Un altro esponente islamico in Germania, Ali Demir, ha ricordato che la circoncisione «è una pratica inoffensiva e una tradizione millenaria e altamente simbolica». Un altro pericolo è che tutto questo possa creare un caso diplomatico tra Germania e Israele o aprire un conflitto istituzionale in Germania. Reuven Rivlin, presidente della Knesset, ha chiesto l' intervento del Bundestag, «perché in una democrazia parlamentare ad avere l'ultima parola è chi fa le leggi». Forse in tutta questa vicenda basterebbe un po' di buon senso. O qualche parola opportuna di un uomo sensibile e attento come il presidente tedesco Joachim Gauck.
Lepri Paolo

29 giugno 2012

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