12 luglio 2012

IL PANE È UN BENE SEMPRE PIÙ PREZIOSO

Il pane, se si trova, costa sempre più caro: lo dicono alla MISNA religiosi che vivono a Khartoum, sottolineando che alla crescita dei prezzi legata ai tagli di spesa disposti dal governo del Sudan si stanno accompagnando carenza di beni e lunghe file ai negozi.
La crescita dei prezzi è legata all’abolizione dei sussidi per la benzina e altri prodotti di largo consumo decisa per contenere il deficit di bilancio derivante dalla perdita dei proventi del petrolio del Sud Sudan, divenuto indipendente un anno fa.
“Ad Arkauit due giorni fa il pane era introvabile e le file ai forni finivano in strada” dice una delle fonti della MISNA che vive in un quartiere centrale della città.
Nei giorni scorsi alcuni quotidiani hanno riferito dell’opposizione del presidente Omar Hassan al-Bashir a una proposta del ministero delle Finanze di abolire anche i sussidi per la farina. Secondo i religiosi, a ogni modo, dal mese scorso i prezzi sono in aumento costante e a trarre vantaggio da questa situazione di incertezza sono gli speculatori.
Il disagio, dicono ancora da Khartoum, è testimoniato dalla manifestazioni di protesta che si stanno tenendo sia nella capitale che in altre città del Sudan. L’ultima si è svolta ieri di fronte alla sede dell’Università di Khartoum e, come già accaduto altre volte, è stata dispersa dalla polizia anti-sommossa con l’uso dei gas lacrimogeni. “Il governo – dice uno dei religiosi – cerca di muoversi su due piani: contenere gli aumenti dei prezzi, per quanto possibile, e reprimere il dissenso con forza”.

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