PREGHIERA
ALLA VERGINE ASSUNTA IN CIELO*
O Vergine Immacolata, Madre di
Dio e Madre degli uomini.
1. — Noi crediamo con tutto il
fervore della nostra fede nella vostra assunzione trionfale in anima e in corpo
al cielo, ove siete acclamata Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le
schiere dei Santi;
e noi ad essi ci uniamo per
lodare e benedire il Signore, che vi ha esaltata sopra tutte le altre pure
creature, e per offrirvi l'anelito della nostra devozione e del nostro amore.
2. — Noi sappiamo che il vostro
sguardo, che maternamente accarezzava l'umanità umile e sofferente di Gesù in
terra, si sazia in cielo alla vista della umanità gloriosa della Sapienza
increata, e che la letizia dell'anima vostra nel contemplare faccia a faccia
l'adorabile Trinità fa sussultare il vostro cuore di beatificante tenerezza;
e noi, poveri peccatori, noi a
cui il corpo appesantisce il volo dell'anima, vi supplichiamo di purificare i
nostri sensi, affinché apprendiamo, fin da quaggiù, a gustare Iddio, Iddio
solo, nell'incanto delle creature.
3. — Noi confidiamo che le vostre
pupille misericordiose si abbassino sulle nostre miserie e sulle nostre
angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre debolezze; che le vostre labbra
sorridano alle nostre gioie e alle nostre vittorie; che voi sentiate la voce di
Gesù dirvi di ognuno di noi, come già del suo discepolo amato: Ecco il tuo
figlio;
e noi, che vi invochiamo nostra
Madre, noi vi prendiamo, come Giovanni, per guida, forza e consolazione della
nostra vita mortale.
4. — Noi abbiamo la vivificante
certezza che i vostri occhi, i quali hanno pianto sulla terra irrigata dal
sangue di Gesù, si volgono ancora verso questo mondo in preda alle guerre, alle
persecuzioni, alla oppressione dei giusti e dei deboli ;
e noi, fra le tenebre di questa
valle di lacrime, attendiamo dal vostro celeste lume e dalla vostra dolce pietà
sollievo alle pene dei nostri cuori, alle prove della Chiesa e della nostra
Patria.
5. — Noi crediamo infine che
nella gloria, ove voi regnate, vestita di sole e coronata di stelle, voi siete;
dopo Gesù, la gioia e la letizia di tutti gli Angeli e di tutti i Santi;
e noi, da questa terra, ove
passiamo pellegrini, confortati dalla fede nella futura risurrezione, guardiamo
verso di voi, nostra vita, nostra dolcezza, nostra speranza; attraeteci con la
soavità della vostra voce, per mostrarci un giorno, dopo il nostro esilio,
Gesù, frutto benedetto del vostro seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine
Maria.
* Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, Dodicesimo
anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, pp. 281 - 282 Tipografia
Poliglotta Vaticana
A.A.S., vol. XXXXII (1950), n. 15, pp. 781 - 782.
Fonte: http://www.vatican.va
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