19 gennaio 2015

Settimana unità cristiani. Bianchi: ecumenismo promuove pace

Al via questa domenica la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema scelto per quest’anno è la domanda che Gesù fa alla samaritana: “Dammi un po’ da bere”. Al microfono di Roberta Barbi ci spiega il tema mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo:
R. – Il senso del tema è questo: la necessità che le nostre Chiese hanno di donarsi reciprocamente le loro specificità. La differenza tra i diversi percorsi ecclesiali, le diverse sottolineature, possono diventare contenuto e occasione di dialogo reciproco, attraverso il quale ciascuna Chiesa dona all’altra la propria acqua, cioè la propria ricchezza.

D. - Il tema è stato sviluppato dai giovani brasiliani…
R. – È stato sviluppato dai giovani brasiliani nel contesto delle problematiche che quella nazione si trova ad affrontare, che sono problematiche di giustizia sociale, di rispetto della destinazione universale dei beni, soprattutto dei beni elementari della vita, primo tra tutti la disponibilità del bene dell’acqua.

D. – A che punto è il dialogo con le altre Chiese cristiane?
R. – Il dialogo con le altre Chiese cristiane è entrato, con l’elezione di Papa Francesco, in una stagione nuova. Ci sono due punte del dialogo che erano molto avanzate: la punta, per così dire, dell’ecumenismo spirituale, come fraternità in atto nelle relazioni tra le Chiese e nelle relazioni tra le persone; l’altra punta avanzata era quella del dialogo teologico.

D. – Cosa possiamo fare noi, ognuno nel proprio piccolo, per la riconciliazione di tutti i battezzati?
R. – Io direi che c’è da fare molto, soprattutto a livello delle nostre Chiese locali, delle nostre comunità cristiane.

D. – Papa Francesco ha chiuso la Settimana di preghiera dello scorso anno dicendo: “Camminare insieme è già fare unità”. È da qui, dunque, che parte il cammino per costruire la pace?
R. – Sì! Il dialogo ecumenico come elemento di promozione di civiltà e civiltà vuol dire pace, vuol dire un nuovo sistema economico, vuol dire nuovi stili e nuovi contenuti di relazioni tra i popoli, tra i Paesi. Il dialogo ecumenico è veramente un punto forte di pace, diventa uno scendere della pace di Dio dentro l’umanità, ma diventa anche un crescere, un maturare della razionalità delle persone, della coscienza delle persone su questo valore.


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