Al via questa domenica la
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema scelto per quest’anno
è la domanda che Gesù fa alla samaritana: “Dammi un po’ da bere”. Al microfono
di Roberta Barbi ci spiega il tema mons. Mansueto Bianchi,
presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo:
R. – Il senso del tema è questo:
la necessità che le nostre Chiese hanno di donarsi reciprocamente le loro
specificità. La differenza tra i diversi percorsi ecclesiali, le diverse
sottolineature, possono diventare contenuto e occasione di dialogo reciproco,
attraverso il quale ciascuna Chiesa dona all’altra la propria acqua, cioè la
propria ricchezza.
D. - Il tema è stato sviluppato
dai giovani brasiliani…
R. – È stato sviluppato dai
giovani brasiliani nel contesto delle problematiche che quella nazione si trova
ad affrontare, che sono problematiche di giustizia sociale, di rispetto della
destinazione universale dei beni, soprattutto dei beni elementari della vita,
primo tra tutti la disponibilità del bene dell’acqua.
D. – A che punto è il dialogo con
le altre Chiese cristiane?
R. – Il dialogo con le altre
Chiese cristiane è entrato, con l’elezione di Papa Francesco, in una stagione
nuova. Ci sono due punte del dialogo che erano molto avanzate: la punta, per
così dire, dell’ecumenismo spirituale, come fraternità in atto nelle relazioni tra
le Chiese e nelle relazioni tra le persone; l’altra punta avanzata era quella
del dialogo teologico.
D. – Cosa possiamo fare noi,
ognuno nel proprio piccolo, per la riconciliazione di tutti i battezzati?
R. – Io direi che c’è da fare
molto, soprattutto a livello delle nostre Chiese locali, delle nostre comunità
cristiane.
D. – Papa Francesco ha chiuso la
Settimana di preghiera dello scorso anno dicendo: “Camminare insieme è già fare
unità”. È da qui, dunque, che parte il cammino per costruire la pace?
R. – Sì! Il dialogo ecumenico
come elemento di promozione di civiltà e civiltà vuol dire pace, vuol dire un
nuovo sistema economico, vuol dire nuovi stili e nuovi contenuti di relazioni
tra i popoli, tra i Paesi. Il dialogo ecumenico è veramente un punto forte di
pace, diventa uno scendere della pace di Dio dentro l’umanità, ma diventa anche
un crescere, un maturare della razionalità delle persone, della coscienza delle
persone su questo valore.
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