23 gennaio 2015

Resistere alla corruzione si può: l'ha fatto Floribert, giovane congolese di Sant'Egidio, che ha dato la vita

Alla presentazione del libro "Il prezzo di due mani pulite", il procuratore di Roma Pignatone: "Floribert mi ricorda tutti coloro che anche in Italia hanno difeso la giustizia e i poveri sacrificando la propria vita"

"La corruzione è uno di quei mali che accompagnano la vita degli uomini",  ma non è vero che non si può fare niente: "Possiamo fare molto, qualcosa di importante dicendo i nostri sì e i nostri no". Lo ha detto il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, presentando il libro "Il prezzo di due mani pulite", che racconta la storia la storia di Floribert Bwana Chui, giovane di Sant'Egidio e funzionario congolese che nel 2007 pagò con la vita il suo "no" alla corruzione.
Alla presentazione, nella basilica di San Bartolomeo all'Isola, il presidente di Sant'Egidio Marco Impagliazzo ha sottolineato come la figura di Floribert mostri la gratuità come valore rivoluzionario per il futuro dell'Africa nella battaglia contro la corruzione, che ha sempre come prime vittime i poveri. Un "martire della corruzione", così l'hanno definito il vescovo ausiliare di Roma Matteo Zuppi, il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, il giornalista Gerolamo Fazzini, e il politico e scrittore Jean-Leonard Touadi, che ha aggiunto: "Floribert ci mostra la quotidianità di Sant'Egidio in Africa: scuola di valori, di empatia con la propria terra e di scelta per i poveri".

http://www.santegidio.org

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