«L’espressione felice: “Basta che
siate giovani perché io vi ami assai” (“Il Giovane provveduto”, 7), è la parola
e, prima ancora, l’opzione educativa fondamentale del santo: “Ho promesso a Dio
che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani” (“Memorie
biografiche di S. Giovanni Bosco”, vol. 18, 258). E, veramente, per essi egli
svolge un’impressionante attività con le parole, gli scritti, le istituzioni, i
viaggi, gli incontri con personalità civili e religiose; per essi, soprattutto,
manifesta un’attenzione premurosa, rivolta alle loro persone, perché nel suo
amore di padre i giovani possano cogliere il segno di un amore più alto.
Il dinamismo del suo amore si fa universale e lo spinge ad accogliere
il richiamo di Nazioni lontane, fino alle missioni di oltre oceano, per un’evangelizzazione
che non è mai disgiunta da un’autentica opera di promozione umana.
Secondo gli stessi criteri e col
medesimo spirito egli cerca di trovare una soluzione anche ai problemi della
gioventù femminile. Il Signore suscita accanto a lui una confondatrice: santa
Maria Domenica Mazzarello con un gruppo di giovani colleghe già dedicate, a
livello parrocchiale, alla formazione cristiana delle ragazze. Il suo
atteggiamento pedagogico suscita altri collaboratori - uomini e donne -
“consacrati” con voti stabili, “cooperatori”, associati nella condivisione
degli ideali pedagogici e apostolici, e coinvolge gli “ex-allievi”, spronandoli
a testimoniare e a promuovere essi stessi l’educazione ricevuta.»
Dalla LETTERA APOSTOLICA IUVENUM
PATRIS DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II NEL CENTENARIO DELLA
MORTE DI SAN GIOVANNI BOSCO
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