«Penso anche alle condizioni di
vita di molti migranti che, nel loro drammatico tragitto,
soffrono la fame, vengono privati della libertà, spogliati dei loro beni o
abusati fisicamente e sessualmente. Penso a quelli tra di loro che, giunti a
destinazione dopo un viaggio durissimo e dominato dalla paura e dall’insicurezza,
sono detenuti in condizioni a volte disumane. Penso a quelli tra loro che le
diverse circostanze sociali, politiche ed economiche spingono alla
clandestinità, e a quelli che, per rimanere nella legalità, accettano di vivere
e lavorare in condizioni indegne, specie quando le legislazioni nazionali
creano o consentono una dipendenza strutturale del lavoratore migrante rispetto
al datore di lavoro, ad esempio condizionando la legalità del soggiorno al
contratto di lavoro … Sì, penso al “lavoro schiavo”.»
Papa Francesco – Giornata Mondiale della Pace
Nessun commento:
Posta un commento