“C’è
stato un nuovo arrivo oggi in mattinata, un’imbarcazione con dei migranti di
cui ancora non conosco la nazionalità. La notte scorsa, pare che siano state un
centinaio le persone giunte via mare sulle coste di Lampedusa”. Lo riferisce
alla MISNA padre Vincent Mwagala, viceparroco dell’isola, rispondendo al
telefono mentre sta aiutando dei giovani a pulire le docce e i bagni della
parrocchia messi a disposizione dei migranti.
All’indomani
della visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha promesso
l’evacuazione di tutti i migranti entro tre giorni, sono già partite stamani
per Taranto due navi di compagnie marittime nazionali con a bordo circa 2300
persone. Altre tre imbarcazioni sono in attesa di poter attraccare per
trasferire altre centinaia di migranti, riferisce l’agenzia di stampa Ansa.
Sono inoltre previsti in giornata due ponti aerei per il trasferimento di circa
200 persone in altri centri di accoglienza in Italia.
Commentando
la visita e le promesse di Silvio Berlusconi, padre Mwagala ha detto alla MISNA
che “tra i lampedusani, è prevalso il buon senso. Così come hanno riservato
un’accoglienza dignitosa a tutti i migranti sbarcati in questi mesi, hanno
riservato anche un’accoglienza dignitosa al premier, sperando nell’aiuto
promesso”.
Erano
almeno due mesi che la popolazione di Lampedusa denunciava l’abbandono da parte
del governo italiano nella gestione di migliaia di migranti, principalmente
dalla Tunisia. Nei giorni scorsi il loro numero era lievitato a circa 7000, più
della popolazione residente.
Nelle
ultime ore è circolata la notizia, non confermata, della morte di 11 persone
nel naufragio di un gommone carico di migranti nel Canale di Sicilia.
L’agenzia Habeshia, che si occupa di assistenza ai migranti, segnala che due
imbarcazioni partite dalla Libia nei giorni scorsi, con un totale di oltre 400
persone a bordo, in maggioranza eritrei, risultano disperse in mare.
[CC]
Fonte:
www.misna.org
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