ROMA, giovedì, 3 marzo 2011 (ZENIT.org).- Dal 27 febbraio al 2 marzo si è svolto a Parigi il XXI incontro del
Comitato internazionale di collegamento ebraico-cattolico (Ilc) sul tema
“Quarant’anni di dialogo — riflessioni e prospettive future”.
Al termine dei lavori, il Comitato ha rilasciato una dichiarazione
congiunta nella quale viene evidenziato il rapporto positivo iniziato con il
Concilio Vaticano II e con la promulgazione della Nostra aetate nel
1965.
In particolare, i partecipanti hanno riconosciuto che quanto sta
succedendo in Nord Africa e Medio Oriente è il segno di una esigenza di libertà
da parte delle nuovi generazioni di quelle aree.
Quindi, hanno espresso profonda tristezza per i ripetuti atti di
violenza o di terrorismo “nel nome di Dio”, inclusi gli attacchi sempre più
frequenti contro i cristiani e gli appelli alla distruzione dello Stato di
Israele.
La Conferenza ha deplorato qualsiasi atto di violenza perpetrato nel
nome della religione, definendolo una corruzione della vera natura della relazione
con Dio.
I partecipanti all’evento, conclude la nota, si sono impegnati a
proseguire il lavoro per un futuro di pace nella regione del Medio Oriente,
ribadendo l’importanza delle buone relazioni tra cristiani ed ebrei ad ogni
livello e in ogni situazione.
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