Madrid (Agenzia Fides) – “Mentre percorriamo il
cammino di preparazione immediata al grande incontro di Madrid 2011, abbiamo
rivolto il nostro sguardo su Gesù Cristo, che ha rivelato a tutti gli uomini la
verità dell'amore che è Dio, il vero significato della vocazione dell'uomo,
chiamato ad essere per l'amore e a vivere nell'amore. La
Chiesa è missionaria sempre: quando evangelizza i giovani con ardore e con i
nuovi metodi delle Giornate Mondiali della Gioventù, quando porta la luce del
Vangelo ai popoli che hanno a malapena sentito parlare di Gesù Cristo. La
nostra Assemblea dovrà inoltre studiare un nuovo documento che ha presentato la
Commissione Episcopale per le Missioni e la Cooperazione tra le Chiese. La
missione Ad gentes è uno stimolo salutare per la missione della gioventù.
E, viceversa, una gioventù evangelizzata e mossa dalla carità di Cristo, è
un pre-requisito per lo slancio missionario”. Con queste parole ha concluso
il suo intervento il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid,
Presidente della Conferenza Episcopale spagnola, aprendo i lavori
dell’Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale, nella sua sede di Madrid.
Il Cardinale Rouco Varela ha incentrato il suo
discorso su due punti: il grande Incontro di Madrid 2011, la XXVI Giornata
Mondiale della Gioventù, e i luoghi dove vivere la verità dell'amore umano:
famiglia, scuola e parrocchia. Circa il primo punto ha
offerto una serie di riflessioni che invitano a considerare l’evangelizzazione
dei giovani come l’impegno missionario più urgente dei nostri tempi.
Per il secondo punto, l’Arcivescovo di Madrid ha
parlato della sinergia necessaria tra la famiglia, la scuola e la parrocchia
per potere realizzare la missione del cristiano. Ha
anche collegato queste realtà con il mondo giovanile, rilevando che “da questa
sinergia dipende, in buona misura, il frutto dell’azione evangelizzatrice della
Chiesa a beneficio dei giovani, e in definitiva, della società”.(CE)
Il testo completo del discorso (in spagnolo)
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