Roma - Ieri è stato presentato a Roma, presso il Vittoriano, la ricerca “Nel solco degli emigrati. I vitigni italiani alla conquista del mondo promosso dalla Fondazione Migrantes, Università La Sapienza e la società Geografica italiana. Si tratta di uno studio, attento e sistematico che del tema della mobilità, mostra non tanto aspetti problematici sul piano sociale, della tutela dei diritti, del coinvolgimento europeo nell'accoglienza – come in questi giorni purtroppo abbiamo dovuto considerare, dopo la tragedia del 19 aprile nel Mediterraneo -, con reazioni, più o meno evidenti e incisive, ma si ferma a considerare una condivisione di cura, cultura, coltura di un bene, la vite, e di un cibo, il vino, che l’emigrazione italiana ha favorito nel mondo. Per questa ragione, la Fondazione Migrantes, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della documentazione e della ricerca, ha voluto condividere questo percorso di studio. Il volume, curato da Delfina Licata della Fondazione Migrantes e da Flavia Cristaldi, dell'Università La Sapienza si inserisce in un quadro rinnovato dell'emigrazione italiana legando passato e presente. Un volume che ha il coinvolgimento di 26 autori e che ha portato anche alla realizzazione di una mostra dal titolo "L' emigrazione italiana in un bicchier di vino. Tra viti, vini e culture", coordinata da Sandra Leonardi dell'università La Sapienza di Roma.