14 gennaio 2013

Messaggio



Carissime Sorelle

Felice 2013! Siamo in un anno colmo di speranza, di pace e di gioia!
Ci auguriamo di viverlo ogni giorno con coraggio e intraprendenza!

Abbiamo appena celebrato la giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato dal tema «Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza». In questa occasione, come avrete letto, il Santo Padre nel suo messaggio così afferma: «In effetti, fede e speranza formano un binomio inscindibile nel cuore di tantissimi migranti, dal momento che in essi vi è il desiderio di una vita migliore, unito molte volte alla ricerca di lasciarsi alle spalle la “disperazione” di un futuro impossibile da costruire. Al tempo stesso, i viaggi di molti sono animati dalla profonda fiducia che Dio non abbandona le sue creature e tale conforto rende più tollerabili le ferite dello sradicamento e del distacco, magari con la riposta speranza di un futuro ritorno alla terra d’origine. Fede e speranza, dunque, riempiono spesso il bagaglio di coloro che emigrano, consapevoli che con esse “noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”».
Ancora è viva in noi l’esperienza vissuta nel discernimento per la destinazione delle Neo-missionarie. È una gioia poter venire incontro ai bisogni dell’Istituto con l’invio di neo-missionarie in diverse Ispettorie. Questa volta hanno ricevuto il regalo di una Missionaria anche alcune Ispettorie dell’Europa e l’Est Europa, dell’Africa e dell’America Latina. Speriamo che nel prossimo anno siano tante missionarie per poter andare incontro ad altre Ispettorie; sappiamo i bisogni che ci sono in tante parti. Voi, care Sorelle, siete invitate ad aiutare le vostre realtà ispettoriali a non avere paura di offrire dalla propria povertà. Non chiudete le possibilità alle sorelle che sentono in cuore la chiamata alla vocazione ad gentes, perché questa è una seconda vocazione e NON POSSIAMO chiudere la porta al Signore che chiama. Quando parte una Sorella per la missione ad gentes arriveranno nuove vocazioni per l’Ispettoria, per l’Istituto, per la Chiesa.
Questo mese di gennaio è molto ricco di avvenimenti salesiani: le feste di Laura Vicuña, S. Francesco di Sales, Don Bosco, in questo secondo anno di preparazione al bicentenario della sua nascita.
È bello pensare al “respiro missionario” di don Bosco. Lo stile educativo e l’ardore apostolico che abitavano il suo cuore dilatavano gli spazi della casa di Valdocco. In quell’ambiente i giovani crescevano accanto ad un padre, ad uomo coraggioso, audace, aperto ai confini del mondo.
Nel primo sogno missionario, avvenuto nell’anno 1871/72 (MB X, 54), don Bosco vide popoli dell’Etiopia, Australia, Cina e…Patagonia! La sua intenzione fu chiarissima fin dalle origini: “Se avessi 12 giovani dei quali fossi padrone di disporre come dispongo di questo fazzoletto, vorrei spargere il nome di Cristo in terre lontane” (MB IV, 424).
Don Bosco vide anche l'Istituto delle FMA, fin dai suoi primi anni, aperto fino ai confini del mondo quando, confermando di suo pugno la rielezione di madre Mazzarello nel 1880, scriveva: “Prego Dio che in tutte infonda lo spirito di carità e di fervore, affinché questa nostra umile Congregazione cresca in numero, si dilati in altri e poi altri remoti paesi della terra” (Orme di vita D 118).
Il Signore, in quest’anno della FEDE, ci doni un cuore che sia “casa aperta” al mondo dei poveri, degli immigrati, degli emarginati. Maria ci accompagni e continui ad indicarci i luoghi in cui il Figlio vuole essere riconosciuto, amato e annunciato.
      
Con affetto di sorella, un abbraccio grande e AUGURI per le Feste Salesiane!

      
                                                                                     Sr. Alaíde Deretti
                                                             Consigliera per l’Ambito Missione ad/inter gentes

4 commenti:

  1. Grazie, Sr. Alaide, per questo tuo augurio che qui trascrivo per focalizzarne il significato
    È bello pensare al “respiro missionario” di don Bosco.

    Il Signore, in quest’anno della FEDE, ci doni un cuore che sia “casa aperta” al mondo dei poveri, degli immigrati, degli emarginati. Maria ci accompagni e continui ad indicarci i luoghi in cui il Figlio vuole essere riconosciuto, amato e annunciato.

    La tua offerta nella missione che svolgi instancabilmente otterra' per me, per le altre Sorelle, per le giovani il cuore che sia "casa aperta..."
    In preghiera contraccambio con gratitudine

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  2. Thank you, Sr. Alaide, for your inspiring and encouraging letter. Don Bosco was daring because his faith was firm and his trust measureless. May we too grow in strong faith and trust during this year of grace. May Our Lady Help of Christians bless the work you do for the mission "ad gentes."

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  3. Gracias por el mensaje tan rico de espiritualidad misionera, que El Señor y la sntisima Virgen María te continuen acompañando y bendiciendo durante este año.

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  4. Un abrazo a la distancia y que el Señor nos continue regalando misioneras. Yo cultivo en mi corazón esta llamada para ser misionera. Feliz Fiesta con Laura Vicuña, San Fco. de Sales y Don Bosco. Con corazón agradecido Sor Brohana, Chile.

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