Padre Giuseppe Buono del PIME spiega in un libro come
"La Fede si rafforza donandola"
Di Antonio
Gaspari
ROMA - E’ nelle librerie il volume di P. Giuseppe Buono, del Pontificio
Istituto Missioni Estere (PIME), docente di Missiologia e di Bioetica e
Religioni, dal titolo: La fede si rafforza donandola. Il cammino missionario della fede nel mondo, (Edizioni IF.PRESS).
Abbiamo chiesto
a Padre Buono le ragioni di questo suo nuovo libro e il religioso missionario
ci ha risposto ricordando che Benedetto XVI durante l'omelia per il battesimo
di 20 bambini nella Cappella Sistina il 13 gennaio scorso, ha detto: “Non vi è
niente di più grande che conoscere Cristo e comunicare agli altri l'amicizia
con Lui".
“Ho ritrovato in
queste parole del Papa – ha spiegato padre Buono - il motivo principale che mi
hanno spinto a scrivere queste riflessioni sulla fede che è un dono da donare.
L’affermazione: “la fede si rafforza donandola” è del beato Giovanni Paolo II,
al numero 2 della sua enciclica Redemptoris
missio.
In qualità di
superiore regionale del PIME per l’Italia Meridionale Padre Buono invitò
Giovanni Paolo II a visitare e pregare sulla tomba di Padre Paolo Manna, primo
superiore generale del PIME, fondatore della Pontificia Unione Missionaria,
proclamato beato il 4 novembre 2001.
In quell’occasione,
13 novembre 1990, Giovanni Paolo II, dopo un intenso momento di
riflessione e preghiera, disse: “Qui si
capisce davvero che la Chiesa è veramente missione!”.
Per questo
motivo è sembrato doveroso a padre Buono riflettere sul dinamismo intrinseco
e naturale della fede, che “ci è data affinchè la trasmettiamo agli altri”.
Dice infatti Gesù nel primo mandato agli apostoli: “Gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date!”
Nella
presentazione al libro, monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio
consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha scritto: “Questa
pubblicazione di Padre Giuseppe Buono, del Pontificio Istituto Missioni Estere,
è un aiuto offerto ad ogni credente per intraprendere un cammino di
approfondimento della fede consapevole” perché “la missione rinnova la
Chiesa, rinvigorisce la fede e l'identità cristiana, dà nuovo entusiasmo e
nuove motivazioni”.
Secondo il
Presidente del Pontificio Consiglio nella condizione generale di crisi della
fede che caratterizza il mondo secolarizzato i cristiani rischiano di
dimenticare che. “La fede è un atto personale: è la libera risposta dell'uomo
all'iniziativa di Dio che si rivela”.
In questo
contesto monsignor Fisichella ha sostenuto che “l'impegno della Chiesa per la
nuova evangelizzazione non è un'aggiunta causata dalla situazione di crisi che
essa sperimenta, ma esprime l'esigenza imprescindibile che ogni cristiano,
vivendo appieno le esigenze del Battesimo, si senta chiamato a testimoniare la
gioia e la bellezza dell'incontro con Cristo”.
Quindi, ha
concluso il presidente del Pontificio Consiglio “La fede è la risposta del
nostro amore all'amore di Cristo per tutti gli uomini” perché è “solo
l’amore a Dio, che genera l’amore per il prossimo” e questo può far nascere nel
cuore del cristiano la spinta missionaria, che si riflette nel paolino:
“l’amore di Cristo ci spinge…”.
In una
postfazione non ancora pubblicata il prof. Lucio Fino, già decano della Facoltà
di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli, Presidente del Movimento
Ecclesiale di Impegno culturale, ha sottolineato il ruolo dei fedeli laici
nella trasmissione della fede.
Facendo riferimento al documento conciliare “Apostolicam actuositatem” il
prof. Fino spiega che la Chiesa tutta è chiamata a una grande sfida culturale,
ovvero perché “non potrà più considerare la vocazione dei laici fondata
soltanto sulla collaborazione alle attività interne delle parrocchie, dei
decanati o di una diocesi, ma dovrà essere fortemente impegnata a sostenere la
loro creatività e le loro iniziative per la missione della evangelizzazione”.
“Dovrà cioè favorire e valorizzare lo sviluppo delle diverse esperienze
comunitarie - quelle dei movimenti, dei gruppi ecclesiali, dei cenacoli e delle
associazioni - da considerare tutte come preziosi laboratori di laicità”.
Sul tema della
Fede che si rafforza donandola, padre Buono attiverà un seminario accademico
alla Pontificia Facoltà Teologica per l’Italia Meridionale, Sez. San Tommaso
d’Aquino, a Napoli; terrà una lezione all’Istituto Superiore di Scienze
Religiose Mater Ecclesiae, dipendente dalla Pontificia Università San Tommaso
D’Aquino di Roma, durante un Corso teologico-pastorale e altre lezioni e
incontri in varie realtà in Italia e all’estero.