Carissime sorelle, il 7 settembre 2012 nell’Ospedale “Canapé Vert” di Port-au-Prince (Haiti), il Signore ha rivolto la sua chiamata alla nostra cara sorella Suor Bertilla SASSO. Nata a Bassano del Grappa (Vicenza) il 13 settembre 1930. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1954. Appartenente all’Ispettoria Haitiana “N. S. del Perpetuo Soccorso”.
Suor Bertilla nacque in una famiglia composta da cinque figli. Il maggiore, ora già deceduto, era sacerdote Francescano. Il papà era sarto e la mamma casalinga. Dio era al centro della casa e tutti crescevano nella docilità alla sua Parola. I genitori frequentavano la Messa quotidiana, educavano i figli alla preghiera e testimoniavano i valori della fede e della solidarietà cristiana.
Bertilla era molto amata dal papà anche perché l’aiutava nel suo laboratorio. Era anche impegnata nell’Azione cattolica e si dedicava alla catechesi in parrocchia come incaricata della preparazione dei fanciulli alla prima Comunione.
Conobbe l’Istituto delle FMA attraverso la lettura del Bollettino Salesiano e fu guidata dal confessore nel discernimento vocazionale. La sua entrata in Aspirantato fu ritardata di quattro anni a causa di una grave caduta dalla bicicletta. Bertilla, nonostante il doloroso distacco dalla famiglia, trovò sempre nell’Istituto la «casa» dove si trovò a suo agio.
Fu ammessa al postulato ad Arignano il 31 gennaio 1952 e trascorse i due anni di Noviziato a Casanova. Emessa la professione religiosa nel 1954, dopo la formazione missionaria a Torino, partì per Haiti il 21 agosto dell’anno seguente.
Lavorò fino al 1970 nella casa di Port-au-Prince come incaricata del guardaroba e del refettorio, poi a Pétion Ville fu economa e responsabile del centro sociale. Svolse questo compito per circa un trentennio con competenza e dedizione.
Dal 1973 al 1980 fu a Cap Haitien ancora con gli stessi incarichi, che continuò pure nelle case di Port-au-Prince, Pétion Ville, Les Cayes. Dal 1995 al 2009 fu economa nella casa «S. Caterina» di Cap Haitien. In seguito fu collaboratrice in guardaroba nella Casa ispettoriale di Port-au-Prince. Svolgeva ogni servizio a lei affidato con senso di responsabilità, sveltezza e creatività.
Era un vero modello di missionaria soprattutto per la sua umiltà, la cura con cui viveva lo spirito di famiglia, la gioia nel trasmettere il messaggio del Vangelo e la capacità di preghiera. Ha sempre servito le consorelle, i giovani e i bambini del centro sociale con finezza e rispetto. Gli exallievi, che erano stati interni, conservano un grato ricordo della loro assistente tutta dedita alla loro formazione.
Il clima tropicale non era favorevole alla sua salute, tuttavia lei lo affrontava con coraggio. L’ultima settimana della vita la trascorse all’Ospedale dove le vennero offerte le cure più adatte. Il Signore, nel primo venerdì del mese e alla vigilia della Natività di Maria, venne a prenderla concedendole una morte serena dopo aver ricevuto il conforto dei Sacramenti.
Grate per il dono della sua fedeltà incondizionata, preghiamo per lei e le chiediamo di ottenerci da Dio nuove vocazioni missionarie generose e gioiose.
L’Ispettrice
Suor Marie Claire JEAN
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