“Una notizia che fa sorgere
sentimenti di tristezza e indignazione perché non possiamo continuare a contare
morti come se fossimo semplicemente testimoni”. Lo dichiara al Sir monsignor
Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale
per le migrazioni (Cemi), in merito alla nuova tragedia che ha colpito
Lampedusa con il naufragio di un barcone carico di migranti. Dalle prime
frammentarie notizie, il bilancio drammatico e ancora provvisorio sarebbe di
almeno 50 morti con centinaia di corpi in mare.
“Le storie di persone che si
mettono in viaggio, come ha detto il Papa a Lampedusa - aggiunge mons.
Montenegro -, sono storie che si intrecciano con le nostre e quindi ci interessano.
Papa Francesco ci ha interrogato se questi morti ci causano lacrime. Ecco perché
non possiamo solo tenere una contabilità o rassegnarci passivamente”.
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