Carissime Sorelle,
Stiamo vivendo un mese particolarmente caro, il mese delle missioni. La Giornata Missionaria Mondiale la celebreremo con la riflessione sul messaggio che ci ha regalato Papa Francesco.
Sappiamo che la Giornata Missionaria Mondiale è nata in un clima favorevole alla causa missionaria. Il Papa Pio XI, con il suo grande ardore missionario, conosciuto da tutti, ha dato un forte impulso missionario alla Chiesa. Il 14 aprile 1926 istituì ufficialmente la Giornata Missionaria Mondiale.
Per l’Anno Santo del 1925 promosse in Vaticano una grandiosa esposizione missionaria mondiale e nel 1926 pubblicò l’Enciclica sulle Missioni, la “Rerum Ecclesiae”, nella quale sottolinea la rilevanza e gli obiettivi missionari programmati all’inizio del suo Pontificato. In quello stesso anno consacrò i primi 6 Vescovi Cinesi.
Oggi sentiamo vibrare questo stesso grande ardore missionario in Papa Francesco e nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale. Tra altro sottolinea:
«L’annuncio del Vangelo fa parte dell’essere discepoli di Cristo ed è un impegno costante che anima tutta la vita della Chiesa. “Lo slancio missionario è un segno chiaro della maturità di una comunità ecclesiale” (Benedetto XVI, Esort. ap. Verbum Domini, 95). Ogni comunità è “adulta” quando professa la fede, la celebra con gioia nella liturgia, vive la carità e annuncia senza sosta la Parola di Dio, uscendo dal proprio recinto per portarla anche nelle “periferie”, soprattutto a chi non ha ancora avuto l’opportunità di conoscere Cristo.
Vorrei incoraggiare tutti a farsi portatori della buona notizia di Cristo e sono grato in modo particolare ai missionari e alle missionarie, ai presbiteri fidei donum, ai religiosi e alle religiose, ai fedeli laici - sempre più numerosi - che, accogliendo la chiamata del Signore, lasciano la propria patria per servire il Vangelo in terre e culture diverse».
Il 29 settembre u.s. come Istituto abbiamo vissuto, ancora una volta, la bella esperienza dell’invio missionario con la consegna del Crocifisso a 16 FMA Neo-missionarie, nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, insieme a 36 SDB e 6 laici. Ringraziamo il Signore perché loro, come dice il Papa, hanno accolto «la chiamata del Signore, lasciano la propria patria per servire il Vangelo in terre e culture diverse».
Le Neo-missionarie, il 7 ottobre, hanno iniziato il cammino di formazione specifica alla Pontificia Università Urbaniana e in Casa Generalizia, senza tralasciare lo studio della lingua italiana.
Oltre alle Neo-missionarie abbiamo anche il gruppo di 6 sorelle Missionarie che partecipano al Corso di formazione missionaria presso l’Università Pontificia Salesiana. È una bella schiera missionaria che in questo tempo abbiamo a casa, e anche un’opportunità per riscaldare il cuore di ogni FMA della passione missionaria di Don Bosco e di Madre Mazzarello. Vi chiedo di continuare ad accompagnarci con la vostra preghiera!
Sorelle carissime, continuo ad affidare al vostro servizio il compito di ravvivare il fuoco missionario nel cuore dell’Ispettoria, nel cuore di ogni comunità e di ogni FMA, perché sia ardente e non abbia a spegnersi nel mondo.
Rimaniamo unite nella preghiera reciproca. Con affetto di sorella, un grande abbraccio.
Sr. Alaíde Deretti
Consigliera per la Missione ad/inter gentes
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