29 dicembre 2012

Central Java, giovani musulmani sfidano gli islamisti e partecipano alla messa di Natale


di Mathias Hariyadi 

I ragazzi sono studenti di una locale università islamica. Essi hanno giustificato la loro presenza come un gesto di amicizia e fratellanza nei confronti dei cattolici. L'episodio è avvenuto nella chiesa di S. Xavier a Kebon Dalem, nella provincia di Semarang. Nella regione diversi imam musulmani hanno invitato al boicotaggio delle messe di Natale.


Semarang - Incuranti delle minacce dei leader radicali islamici contro i cristiani, 12 giovani musulmani della Semarang Islamc State University WaliSongo hanno partecipato alla messa di Natale nella chiesa cattolica di San Francesco Saverio di Kebon Dalem (Semarang, Java Centrale).

P. Aloysius Budi Purnomo spiega che essi sono venuti di loro spontanea volontà, mettendo a rischio anche la propria vita. Prima di entrare in chiesa, i ragazzi avrebbero chiesto il permesso di poter seguire la messa, giustificando la visita come un gesto di fratellanza con i loro vicini cristiani durante il periodo natalizio.
"All'inizio - racconta il sacerdote - non ero colpito.  A Natale molti musulmani partecipano alle nostre funzioni, ma solo per garantire la sicurezza, senza mostrare alcun interesse per noi. Ma quando ho incontrato i ragazzi mi sono convinto sulle loro vere intenzioni". Il parroco sottolinea che i fedeli hanno accolto fra gli applausi i 12 "ospiti" d'eccezione, che hanno seguito la messa dall'inizio alla fine in silenzio e con grande attenzione.
Muskit, uno dei 12 studenti, ha consegnato al sacerdote un piccolo messaggio letto al termine della messa, nel quale confessa le motivazioni che lo hanno spinto a partecipare alla funzione. "Sono stato molto felice  di aver vissuto questa esperienza con i miei fratelli cattolici", ha affermato il giovane. "Come musulmano sono risoluto a rafforzare lo spirito di tolleranza e convivenza con i cristiani". Secondo Muskit, l'Indonesia è una società multireligiosa e questo spirito deve essere conservato. "Ho avuto la possibilità - ha aggiunto - di assistere a una celebrazione dove il messaggio di pace del Natale è diffuso e condiviso".  
Nonostante il rischio di attacchi da parte dei gruppi estremisti islamici, migliaia di cattolici hanno affollato le chiese per assistere alla messa di Natale. Fonti di AsiaNews sottolineano che in tutte le parrocchie la partecipazione è stata superiore alle aspettative. Come ogni anno, il Nahdlatul Ulama, la più importante organizzazione musulmana moderata dell'Indonesia, ha messo a disposizione oltre 20mila persone per il servizio di sicurezza davanti agli edifici religiosi cristiani.  
L'Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo e, pur garantendo fra i principi costituzionali la libertà religiosa, è sempre più spesso teatro di attacchi e violenze contro le minoranze, siano essi cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh - unica nell'arcipelago - vige la legge islamica, la shariah, e in molte altre aree si fa sempre più radicale ed estrema la visione e l'influenza della religione musulmana nella vita dei cittadini. Inoltre, alcune norme come il permesso di costruzione - il famigerato Imb - vengono sfruttate per impedire l'edificazione o mettere i sigilli a luoghi di culto cristiani, come avviene da tempo nella reggenza di Bogor, nel West Java, contro i fedeli della Yasmin Church. 

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