Mazara del Vallo - “Una transizione più complessa e dolorosa di quanto previsto solo un anno
fa”. Lo affermano i Vescovi della CERNA (Conferenza Episcopale della Regione
del Nord Africa) al termine della loro Assemblea Plenaria (che si è tenuta a
Mazara del Vallo in Sicilia, vedi Fides 13/11/2012), descrivendo la situazione
del Nord Africa alle prese con sfide di natura “religiosa, politica e
socio-economica”, ad un anno dalla loro penultima riunione, del novembre 2011.
“La crisi del nostro vicino del Sud, il Mali, la difficile ricostruzione della
Libia, l’incertezza del processo di transizione in Tunisia sono dei segni
evidenti” della complessa situazione nella quale si trovano i Paesi della
regione, afferma il comunicato finale inviato all’Agenzia Fides.
Sul piano ecclesiale i Vescovi del Nord Africa notano: “le nostre Chiese sono
modeste e fragili, la partenza di alcune comunità religiose insediate da molto
tempo nel Maghreb e la mobilità sempre più rapida dei membri delle nostre
parrocchie ci costringono a contare sempre di più sulla solidarietà delle altre
Chiese e ringraziamo per la generosità delle diocesi che ci propongono dei
preti Fidei Donum, e le congregazioni, specie africane, che scelgono di
installarsi nella nostra regione”.
La scelta della Sicilia, “nel cuore del Mediterraneo”, per l’Assemblea della CERNA “sottolinea l’urgenza del dialogo delle culture, delle civiltà e delle religioni, tra le tre rive di questo mare”. Le popolazioni mediterranee, notano i Vescovi, si interrogano di fronte a problematiche come la guerra in Siria, la situazione nel nord Mali, l’estremismo di alcuni gruppi religiosi che intensificano le migrazioni forzate e rafforzano le paure reciproche. Per vincere la diffidenza reciproca, i Vescovi del Nord Africa portano ad esempio “la loro quotidiana esperienza della conoscenza reciproca, del dialogo di vita, del rispetto, dell’ascolto, dell’accoglienza e della condivisione”.
La scelta della Sicilia, “nel cuore del Mediterraneo”, per l’Assemblea della CERNA “sottolinea l’urgenza del dialogo delle culture, delle civiltà e delle religioni, tra le tre rive di questo mare”. Le popolazioni mediterranee, notano i Vescovi, si interrogano di fronte a problematiche come la guerra in Siria, la situazione nel nord Mali, l’estremismo di alcuni gruppi religiosi che intensificano le migrazioni forzate e rafforzano le paure reciproche. Per vincere la diffidenza reciproca, i Vescovi del Nord Africa portano ad esempio “la loro quotidiana esperienza della conoscenza reciproca, del dialogo di vita, del rispetto, dell’ascolto, dell’accoglienza e della condivisione”.
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