All'indomani dell'indipendenza
del Sud la Chiesa cattolica del Sudan promuove un simposio di tre giorni sul
tema dell'unità tra i credenti
Da qualche mese ormai il Sud
Sudan è a tutti gli effetti un nuovo Stato. Ma che cosa comporta questo per la
vita della Chiesa sudanese? Come porsi da cristiani nella nuova stagione che si
è aperta in quest'area dell'Africa? È il tema di un seminario di tre giorni -
il primo di queste proporzioni - che la Chiesa cattolica del Sudan sta
organizzando a Juba. Si terrà dal 13 al 15 ottobre presso il Nyakuron Cultural
Centre e vedrà presenti dieci delegati per ogni diocesi del Sudan e del Sud
Sudan. Il tema è quanto mai emblematico: «Una Chiesa da ogni tribù, lingua e
popolo - Dal passato al futuro». Sono previsti interventi di personalità
ecclesiali, storici, esperi della società civile che affronteranno il tema del
ruolo profetico della Chiesa nel passato di questa terra, nel suo presente e
nel futuro. L'evento - che si inserisce nelle celebrazioni organizzate dalla
Chiesa in occasione dell'indipendenza del Sud Sudan - si concluderà poi il 16
ottobre con una solenne Messe di ringraziamento che si terrà nella cattedrale
di Santa Teresa a Kator.
Il simposio si intreccia con una
decisione che i vescovi del Sudan saranno chiamati a prendere nelle prossime
settimane: ora che è nato il nuovo Stato dovranno decidere se dare vita a due
conferenze episcopali separate tra il Nord e il Sud o se continuare con
un'unica conferenza episcopale del Sudan.
Al tema del ruolo della Chiesa in
questa nuova fase è dedicato il reportage di Anna Pozzi «Quelli che (ci)
credono», pubblicato nel servizio speciale che Mondo e Missione ha dedicato
alla nascita del Sud Sudan. Clicca
qui per leggere l'articolo
Fonte: http://www.missionline.org
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