27 giugno 2011

ASIA/CINA - Mandato missionario a 305 laici della parrocchia di Fu Shun, un segno della vitalità della diocesi di Liao Ning


Fu Shun (Agenzia Fides) - Ben 305 missionari laici, divisi in 11 gruppi, della parrocchia di Fu Shun della diocesi di Liao Ning, hanno ricevuto il mandato missionario dal parroco nella solennità di Pentecoste, confermando così la loro disponibilità ad essere fedeli al servizio della pastorale e dell'evangelizzazione per i prossimi due anni. Secondo le informazioni raccolte dall'Agenzia Fides, il parroco ha consegnato l'attestato del mandato e la croce a tutti i 305 laici, perché svolgano la loro missione nelle comunità ecclesiali di base. È un segno della vitalità della diocesi di Liao Ning, guidata dal giovane Vescovo Paolo Pei Jun Min, 43 anni, approvato dalla Santa Sede e consacrato nel 2006. L'evangelizzazione, la pastorale e la formazione sono le priorità assolute della diocesi. Dal 5 al 6 luglio la diocesi ha organizzato un seminario di studio sul tema "Attualità e sviluppo nel futuro della Chiesa in Cina secondo l'ecclesiologia del Concilio Vaticano II" per aiutare i sacerdoti a conoscere la realtà della Chiesa ed il magistero conciliare. 
La parrocchia di Fu Shun, che oggi appartiene alla diocesi di Shen Yang ma in origine era parte della diocesi di Fu Shen, affidata ai missionari di Maryknoll, conta attualmente più di 7.000 fedeli. E' una comunità molto attiva, e tutti i suoi parroci hanno sempre dato la massima importanza alla formazione ed all'evangelizzazione. Secondo le informazioni fornite dalla diocesi di Laio Ning, l'attuale diocesi è stata formata nel 1983 raggruppando le 4 diocesi di Shen Yang, Ying Kou. Fu Shun e Re He. Oggi la diocesi si divide in 5 decanati, conta più di centomila fedeli, un Vescovo, una novantina di sacerdoti, due congregazioni religiose diocesane (le suore del Sacro Cuore di Maria, con più di cento religiose, e le suore del Sacro Cuore di Gesù, con una settantine di suore), il seminario maggiore di Shen Yang, 5 case per gli anziani, tre cliniche gestite dalle suore diocesane e tre centri di servizi sociali. (NZ)
Fonte: www.fides.org

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