Da quasi un anno le popolazioni Nuba
del Kordofan Meridionale sono oggetto di ripetuti bombardamenti aerei da parte
dell’esercito di Khartoum che nega l’accesso alle agenzie umanitarie. Nella
zona di Kadugli si registrano le prime morti per fame e con l’arrivo delle
piogge l’isolamento sarà completo. La testimonianza di p. Renato Kizito Sesana.
"Sui
Monti Nuba si è tornati indietro di quindici anni". Commenta così p.
Renato Kizito Sesana la tragedia del popolo Nuba in Sud Kordofan, sottoposto
dal giugno 2011 alla feroce repressione del governo sudanese, il cui obiettivo
è provocare un esodo massiccio dei civili. Un obiettivo che Khartoum persegue
attraverso costanti bombardamenti aerei e vietando l'accesso alle agenzie
umanitarie internazionali, in modo da provocare l'isolamento più completo e
stringere i civili nella morsa della fame.
Reduce
da un viaggio in questi territori, dove si è recato per seguire l'andamento dei
progetti avviati dalla comunità Koinonia, il comboniano direttore responsabile
di Nigrizia, descrive l'odissea di questa popolazione che da oltre un
decennio si oppone fieramente all'oppressione attuata nei loro confronti dal
governo centrale.
Padre
Kizito racconta un popolo costretto alla fuga verso i campi gestiti
dall'International Rescue Committee a Yida, in Sud Sudan - più di 20.000
profughi a marzo con una media di 4.000 nuovi arrivi al giorno -, di tanta
gente mutilata dai bombardamenti, del disperato lavoro dei pochi medici che
operano in questo vasto territorio.
Il
missionario racconta, ancora, dell'impossibilità di conoscere il numero dei
morti provocati dalle bombe sganciate sui villaggi, dalle battaglie, ma anche
dalla mancanza di acqua, cibo e assistenza sanitaria: "Vicino a Kadugli
(capitale del Kordofan Meridionale, nrd) - denuncia Kizito - donne e
bambini iniziano a morire di fame e la situazione è destinata a peggiorare a
breve, con l'arrivo della stagione delle piogge che completerà l'isolamento
della popolazione civile".
Con
questa testimonianza Nigrizia rilancia l'appello per fermare il massacro che da mesi si sta
compiendo in questa regione.
Leggi anche l’editoriale di dicembre 2011.
(In
audio l’intervista
a p. Renato Kizito Sesana realizzata da Michela Trevisan)
Fonte: http://www.nigrizia.it
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