ROMA
- II Progetto Missione, documento ufficiale sulle Pontificie Opere
Missionarie e attività connesse, ricorda che “Il 25 aprile 1972, per
iniziativa del P. Giuseppe Buono, del PIME, nasceva il Movimento Giovanile
delle Pontificie Opere Missionarie”.
A
distanza di quarant'anni di vita e di animazione missionaria vogliamo ricordare
questo anniversario del Movimento per ringraziare il Signore per la
testimonianza della perenne giovinezza della missione della Chiesa.
L’idea
di iniziare un Movimento Giovanile Missionario nacque dalla necessità di
rilanciare l’urgenza della missione nel cuore dei giovani negli anni del
post-Concilio.
Tra
la fine del 1970 e l’inizio del 1971 visitai, con la collaborazione dei primi
giovani impegnati, molti gruppi giovanili che facevano riferimento agli Uffici
Missionari Diocesani, agli Istituti Missionari o erano comunque legati a
qualche missionario. Gli incontri erano frequenti, soprattutto nelle regioni
dell’Italia meridionale, in Sicilia e in Sardegna. Man mano, coinvolgendo i
Vescovi e i Direttori degli Uffici Missionari Diocesani, si riuscì a far
sentire la necessità di un organismo che collegasse i vari gruppi giovanili
dando loro una formazione missionaria, spirituale e teologica, nella dimensione
della universalità della missione.
Il
primo Convegno Missionario dei gruppi giovanili si celebrò il 12
dicembre 1971 nel Seminario Missionario del PIME, fondato dal beato Padre Paolo
Manna a Trentola Ducenta (Caserta). Fu deciso anche il nome da dare ai gruppi: Movimento
Giovanile Missionario.
Il
19 marzo 1972 il secondo Convegno ad Avellino, nel Seminario diocesano,
presieduto dal vescovo locale.
Il
25 aprile 1972 nel Seminario di Sorrento (Napoli), presenti 85 tra Direttori
diocesani POM e responsabili del Movimento, alla presenza dell’Arcivescovo di
Castellammare-Sorrento, alle ore 10,30 mons. GB. Reghezza, Direttore Nazionale
POM, proclamava ufficialmente la nascita del Movimento Giovanile Missionario.
Il
primo convegno nazionale si tenne a Foggia, nei locali del Seminario diocesano,
nel giugno del 1972; poi a Taranto dal 26 al 30 luglio 1973, quindi ad Amalfi
dal 27 al 30 dicembre 1973, a Mascalucia (Catania), nella sede del PIME, dal 27
al 30 dicembre 1974. Qui accoglieva i partecipanti P. Salvatore Carzedda,
giovane missionario del PIME nativo di Nuoro, che poi partì per le Filippine e
venne ucciso a Zamboanga City, capitale delle isole Mindanao, il 5 maggio 1992,
martire del dialogo interreligioso. Seguì il convegno di Subiaco, nel primo
monastero benedettino, nel settembre 1975, poi quello di Sassone, alle porte di
Roma, nel convento dei Padri Carmelitani, nel luglio 1976.
Mons.
Federico Federici, Direttore Nazionale POM, durante il Consiglio Nazionale
delle medesime, tenutosi a Roma il 1 e 2 giugno 1973, dichiarò il Movimento “espressione
giovanile del lavoro delle Pontificie Opere Missionarie”.
Nel
Consiglio Nazionale delle POM del 9-10 giugno 1977 venne approvato lo Statuto
del Movimento chiamato Dichiarazione del Movimento Giovanile Missionario.
Paolo
VI nell’ultima Udienza Generale del suo pontificato, nella residenza di Castel
Gandolfo, salutò così i giovani del Movimento presenti: “Con effusione di
sentimento diamo il nostro benvenuto ai duecento giovani del Movimento
Giovanile Missionario, dei quali conosciamo il generoso impegno nell’animazione
missionaria delle loro Chiese particolari. Su tutti scenda, propiziatrice di
copiosi favori celesti, la nostra apostolica benedizione”.
La
sera del 23 agosto 1979, ancora a Castel Gandolfo, Giovanni Paolo II ricevette
e restò per circa un’ora con gli Assistenti e i giovani del Movimento, che io
gli presentai sottolineando lo spirito missionario universale che lo animava.
Il Papa parlò a lungo e trasmise una passione missionaria carica di amore a
Cristo a alla sua Madre Maria. Ci congedò così: “Il Papa apprezza molto il
vostro impegno, incoraggia il vostro nobile lavoro e vi esorta a perseverare in
esso, sempre consapevoli di fare cosa gradita al Signore, proficua alla Chiesa
e tanto necessaria al mondo intero…”. Lungo il suo pontificato ha incontrato
diverse volte i responsabili e i giovani del Movimento.
Il
Movimento Giovanile Missionario compie quarant’anni di vita; il nome è
cambiato, ora si chiama Missio
Giovani, ma la passione per la missione universale della Chiesa è la
stessa, una missione sempre giovane, vissuta nel cuore di Maria, Stella
dell’Evangelizzazione.
Alle
ore 19 del 25 aprile, Padre Buono celebrerà una Messa di ringraziamento nel
Santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei con alcuni amici della prima
ora del Movimento Giovanile Missionario, per ringraziare il Signore. Dal 28
pomeriggio al 1 maggio, a Frascati, al Centro Giovanni XXIII, Missio Giovani, celebrerà il Convegno
Nazionale proprio nel 40mo di fondazione del Movimento Giovanile Missionario.
Fonte:
www.zenit.org
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