24 aprile 2012

Porta Palazzo: donne a confronto


Con mercoledì 18 aprile abbiamo concluso uno dei percorsi formativi paralleli ai laboratori che, ogni anno, offriamo alle donne che frequentano i nostri corsi: almeno due pomeriggi sull’ “essere mamme in tempo di migrazione”. Si tratta di un orientamento ai servizi, un confronto con e fra donne che condividono l’esperienza della maternità e dell’accompagnamento dei figli. Con loro Maryam El Gendi, una donna egiziana, mamma e mediatrice che, da 23 anni a Torino, opera al MI.SA (Migranti e Salute), collabora con il Sermig e l’Amedeo di Savoia, è attiva in alcuni consultori della città e condivide volentieri le sue competenze e la sua passione per la vita, con realtà associative femminili, rivolte alla promozione della donna, come la nostra. 
Dopo un confronto sulla maternità, in tutte le sue fasi, ieri una “puntata” sul rapporto genitori e figli nell’adolescenza, resa ancora più difficile dal contesto interculturale e dal cammino di maturazione di identità bilocate, sul bullismo e sulla relazione scuola-famiglia. Spunti importanti, che hanno suscitato l’interesse e il confronto acceso fra donne di diversa provenienza e tradizione e hanno offerto alle volontarie, argomenti ulteriori di scambio e opportunità didattiche da riprendere ed approfondire con le donne stesse durante i laboratori. Il Sermig, come altre volte, in mancanza di un locale adeguato ad accogliere tutto il gruppo, ci ha affittato uno dei suoi spazi, permettendoci di realizzare l’incontro con efficacia.
Nel salutare Maryam le donne hanno espresso la loro riconoscenza e il desiderio di ripetere l’esperienza, potendo riprendere contenuti e ulteriori altre tematiche. La preparazione di Maryam, la sua capacità linguistica di spaziare fra italiano, inglese e arabo sono certamente una grande opportunità formativa per tutte. Concluso questo ciclo le nostre proposte formative di completamento all’’attività di laboratorio continueranno con le uscite per la città e la visita al Museo Egizio.
E’ una gioia per noi poter condividere e  crescere in umanità nella ricchezza dello scambio interculturale che ci accompagna ogni giorno.

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