Con
mercoledì 18 aprile abbiamo concluso uno dei percorsi formativi paralleli ai
laboratori che, ogni anno, offriamo alle donne che frequentano i nostri corsi:
almeno due pomeriggi sull’ “essere mamme in tempo di migrazione”. Si tratta di
un orientamento ai servizi, un confronto con e fra donne che condividono
l’esperienza della maternità e dell’accompagnamento dei figli. Con loro Maryam
El Gendi, una donna egiziana, mamma e mediatrice che, da 23 anni a Torino,
opera al MI.SA (Migranti e Salute), collabora con il Sermig e l’Amedeo di
Savoia, è attiva in alcuni consultori della città e condivide volentieri le sue
competenze e la sua passione per la vita, con realtà associative femminili, rivolte
alla promozione della donna, come la nostra.
Dopo
un confronto sulla maternità, in tutte le sue fasi, ieri una “puntata” sul
rapporto genitori e figli nell’adolescenza, resa ancora più difficile dal
contesto interculturale e dal cammino di maturazione di identità bilocate, sul
bullismo e sulla relazione scuola-famiglia. Spunti importanti, che hanno
suscitato l’interesse e il confronto acceso fra donne di diversa provenienza e
tradizione e hanno offerto alle volontarie, argomenti ulteriori di scambio e opportunità
didattiche da riprendere ed approfondire con le donne stesse durante i
laboratori. Il Sermig, come altre volte, in mancanza di un locale adeguato ad
accogliere tutto il gruppo, ci ha affittato uno dei suoi spazi, permettendoci
di realizzare l’incontro con efficacia.
Nel
salutare Maryam le donne hanno espresso la loro riconoscenza e il desiderio di
ripetere l’esperienza, potendo riprendere contenuti e ulteriori altre
tematiche. La preparazione di Maryam, la sua capacità linguistica di spaziare
fra italiano, inglese e arabo sono certamente una grande opportunità formativa
per tutte. Concluso questo ciclo le nostre proposte formative di completamento
all’’attività di laboratorio continueranno con le uscite per la città e la
visita al Museo Egizio.
E’
una gioia per noi poter condividere e crescere in umanità nella ricchezza
dello scambio interculturale che ci accompagna ogni giorno.
Fonte:
http://www.fmapiemonte.it
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