Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Quando è stata istituita la Giornata dell’Infanzia Missionaria, il 4 dicembre 1950 da Papa PIO XII, fu chiesto a tutti i Paesi di individuare una data da dedicare alla Santa Infanzia, ma fu lasciata libertà. Molti la celebrano il 6 gennaio proprio perché è l’Epifania, la manifestazione di Gesù ai Magi e la festa dei bambini. Ma in altri Paesi viene celebrata a febbraio o maggio o luglio o ottobre, dipende anche dal calendario scolastico e dai contesti diversi”: così Suor Roberta Tremarelli, Segretaria Generale della Pontificia Opera della Santa Infanzia, spiega all’Agenzia Fides il senso e la genesi storica della Giornata dell’Infanzia Missionaria, che si celebra il 6 gennaio. “E’ un’occasione dedicata a tutti i bambini che, come gli adulti, sono missionari, in virtù del Battesimo”, rimarca suor Tremarelli. “Questo richiama anche il tema del prossimo Mese Missionario Straordinario: Battezzati e inviati, la Chiesa di Cristo in missione nel mondo. Tutti i bambini sono chiamati a vivere e camminare sull'esempio dei Magi che, dopo aver scoperto, il Figlio di Dio incarnato si misero di nuovo in cammino; così come i pastori che lo annunciarono a tutti. E’ dall'incontro con Gesù che si diventa missionari e questo i bambini lo comprendono, lo attuano e lo vivono molto bene”, osserva la suora.
La Segretaria Generale nota: “Scopo di questa festa è, inoltre, ricordare ai bambini che ci sono altri bambini nel resto del mondo: alcuni sono cristiani, altri non conoscono Gesù ed altri ancora si trovano in difficoltà da un punto di vista umano, educativo e sanitario. Avere una Giornata dedicata all’Opera dell’Infanzia Missionaria, anche se le date sono diverse nel mondo, significa che, in quell’occasione, tutti i bambini del continente vengono messi in relazione, in comunicazione tra loro. Gesù è il centro e, al tempo stesso, rappresenta un legame per i ragazzi di tutto il mondo”. (PA) (Agenzia Fides 5/1/2019)
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