Carissime sorelle,
un rinnovato augurio per il Nuovo Anno che ancora sperimentiamo come “novità” dell’amore di Dio per l’intera umanità. Siano tutti i giorni, e ogni 14 di questo 2019, pieni di entusiasmo missionario e di passione per il Regno.
Il 2019 è “un anno di grazia del Signore!”. In questo anno di grazia, vivremo alcune celebrazioni che interessano direttamente l’Ambito Missioni e che sicuramente porteranno ancora più vita e vita in abbondanza per la Chiesa, per le minoranze, per la “casa comune”, per le nostre comunità, per i missionari e le missionarie ad gentes.
Apriamo il nostro cuore, sorelle, per accogliere e vivere:
Il Centenario della Lettera Apostolica Maximum Illud di Benedetto XV sull’attività svolta dai missionari nel mondo (30 novembre 1919);
Il Mese Missionario Straordinario, dal tema: “Battezzati e inviati” (Ottobre 2019);
Il Sinodo Panamazzonico, dal tema: “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale” (Ottobre 2019);
L’Anno Internazionale delle Lingue Indigene (2019), proclamato dalle Nazioni Unite perché “essenziali” per i diritti umani, la pace e lo sviluppo sostenibile;
Il 50° della Pasqua della Beata Sr. Maria Troncatti (25 agosto 1969);
Il 50° della creazione dell’Ufficio Missionario Centrale (oggi Ambito Missioni) e della nomina di una Consigliera generale con l’incarico specifico per le Missioni (Capitolo Generale XV Speciale - 1969);
Il 50° del trasferimento della Casa generalizia da Torino a Roma (11 ottobre 1969).
Come possiamo vedere, non ci mancheranno motivi e motivazioni in questo nuovo anno per assumere con più fedeltà il mandato missionario di Gesù – “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15). Mandato missionario che, in Don Bosco e Madre Mazzarello, per un dono dello Spirito Santo e con l’intervento diretto di Maria è diventato elemento essenziale dell’identità dell’Istituto ed espressione della sua universalità. Mandato missionario che, nel quotidiano, rende concreto il “Da mihi animas cetera tolle” e la consegna “A te le affido”, proponendosi come risposta di salvezza alle attese profonde delle giovani.
Come vi ho annunciato nel messaggio del dicembre 2018 u.s., in quest’anno cercheremo di valorizzare ancora di più la vita, la spiritualità e la vocazione/azione missionaria della Beata Sr. Maria Troncatti. Una figura molto significativa quando pensiamo alle minoranze con cui lavoriamo in tante parti del mondo, alla promozione della vita umana, al dialogo interculturale e alla realtà panamazzonica.
Nell’Istituto noi abbiamo 12 comunità dedicate a Sr. Maria Troncatti. Ogni mese vi proponiamo, pertanto, di pregare per una di loro, in comunione con la comunità educante che in quel posto attua il mandato missionario di Gesù, con lo stile del Buon Pastore, annunciando il Vangelo alla gente. Possa - ogni comunità dedicata a Sr. Maria Troncatti - rendere ancora più forte l’impulso missionario che abbiamo ricevuto in eredità da Don Bosco.
In questo 14 gennaio 2019 vi invito a pregare per la comunità “Beata Maria Troncatti” di Quito - Cumbayá (Ecuador), fondata il 13 luglio 1978. Un saluto particolare alle FMA che in quel luogo donano la vita con gioia e con speranza!
Ora, condivido con voi due brevi pensieri: uno della Lettera Apostolica Maximum Illud e un altro di una delle lettere di Sr. Maria Troncatti:
«[…] a colui che si accinge all’apostolato (il missionario) è indispensabile, come abbiamo già detto, la santità della vita. Infatti è necessario che sia uomo di Dio colui che Dio predica. […] è assai più profittevole la predica dell’esempio che quella delle parole. Sia pur dotato il Missionario dei più bei pregi di mente e di cuore, sia pur pieno di dottrina e di cultura; ma se queste qualità non sono congiunte ad una vita intemerata e santa, ben poca o nessuna efficacia esse avranno per la salvezza dei popoli». (Maximum Illud)
«Sì, ho veramente tanto bisogno dell’aiuto di Dio; la missione che il buon Dio mi ha affidato è difficile; è arduo il cammino. Ma quel Dio che mi ha dato tanto coraggio non mi lascerà in abbandono: lo sento molto vicino, Gesù, direi si fa sentire sensibilmente; e difatti come avrei potuto avere la forza, una povera creatura tanto debole, avere tanto coraggio? E come potrei vivere così allegra e contenta come sono, in un deserto straniero e direi quasi barbaro?». (Lettera ai genitori – Chunchi, 13 luglio 1923)
Carissime sorelle, ci uniamo in una preghiera riconoscente e molto speciale per la nostra Madre generale, Madre Yvonne Reungoat che oggi, 14 gennaio, celebra il dono della sua vita. A lei, missionaria di cuore e di fatto, il nostro augurio di salute, di serenità e di coraggio gioioso per ogni giorno dell’anno 2019.
Vi ricordo anche di conservare vivo e presente nel vostro orizzonte il progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli”. L’impegno di “uscire, incontrare e essere prossimi” è più che mai urgente e necessario. Tutti siamo migranti su questa terra, e nella “casa comune” c’è un posto per ciascuno!
Vi assicuro la mia preghiera e vi incoraggio ad andare avanti con serenità, gioia e grande passione missionaria in questo anno pieno di motivi e di motivazioni, per ben viverlo e condividerlo con chi ci sta accanto!
Un abbraccio fraterno con la Benedizione del Signore in questo Nuovo Anno,
Sr. Alaide Deretti
Consigliera per le Missioni
Dearest Sisters,
A renewed greeting for the New Year in which we still experience the ‘novelty’ of God’s love for all of humanity. May all the days and every 14th of this 2019 be full of missionary enthusiasm and passion for the Kingdom.
2019 is “a year of the Lord’s grace!” In this year of grace we will live some celebrations that directly impact the Missions Sector and that will surely bring yet more life and life in abundance for the Church, for minorities, for our ‘common home’, for our communities, for the missionaries ad gentes.
Let us open our heart, Sisters, to receive and live:
The Centenary of the Apostolic Letter Maximum Illud of Benedict XV on the activity carried out by the missionaries in the world (November 30, 1919);
The Extraordinary Missionary Month, with the theme: “Baptized and Sent” (October 2019);
The Pan-Amazonian Synod, with the theme: “Amazonia: new paths for the Church and for an integral ecology” (October 2019);
The International Year of Indigenous Languages (2019), proclaimed by the United Nations as “essential” for human rights, peace, and sustainable development;
The 50th anniversary of the Easter of Blessed Sr. Maria Troncatti (August 25, 1969);
The 50th anniversary of the creation of the Central Missionary Office (today Missions Sector) and the appointment of a General Councilor with the specific task for the Missions (Special General Chapter XV - 1969);
The 50th anniversary of the transfer of the General House from Turin to Rome (October 11, 1969).
As we can see, motives and motivations are not lacking in this new year to assume with greater fidelity the missionary mandate of Jesus, “Go into the whole world and proclaim the gospel to every creature” (Mark 16: 15). A missionary mandate that in Don Bosco and Mother Mazzarello, through a gift of the Holy Spirit and with the direct intervention of Mary, became the essential element of the identity of the Institute and the expression of her universality. A missionary mandate that makes concrete in daily life the “Da Mihi Animas cetera tolle” and the “I entrust them to you”, proposing itself as a response of salvation to the deep expectations of the young.
As I shared with you in the message of December 2018, during this year we will seek to appreciate even more the life, spirituality, and vocation/missionary action of Blessed Sr. Maria Troncatti. She is a very meaningful figure when we think about the minorities with whom we work in many parts of the world, for the promotion of human life, for intercultural dialog, and the pan-Amazonian reality.
In the Institute, we have 12 communities dedicated to Sr. Maria Troncatti. Every month we will propose to pray for one of them, in communion with the educating community which in that place realizes the missionary mandate of Jesus in the style of the Good Shepherd, proclaiming the Gospel to the people. May every community dedicated to Sr. Maria Troncatti render even stronger the missionary impulse that we received as a heritage from Don Bosco.
On this January 14, 2019 I invite you to pray for the community of “Blessed Maria Troncatti” of Quito - Cumbayá, Ecuador, founded on July 13, 1978. A special greeting to the FMA who give their life with joy and hope in that place!
Now I will share with you two brief thoughts, one from the Apostolic Letter Maximum Illud and another from the letters of Sr. Maria Troncatti:
“…to those who prepare for the missionary apostolate, as we have already said, holiness of life is indispensable. In fact, the one who preaches about God must be a person of God…much more profitable is preaching by example than by words. Even though a missionary is gifted with the best qualities of mind and heart and also full of doctrine and culture, but if these qualities are not joined to a pure and holy life, they will have little or no efficacy for the salvation of the people”. (Maximum Illud)
“Yes, I really have much need of God’s help. The mission that the good God has entrusted to me is difficult and the journey is arduous. But the God who has given me so much courage will not abandon me. I feel Him very close; I would say Jesus makes Himself sensibly felt. In fact, how would I have the strength, a poor weak creature, have so much courage? And how could I live so happy and content as I am in a strange desert and, I would even say, savage?” (Letter to her parents, Chunchi, July 13, 1923)
Dearest Sisters, we unite in a grateful and very special prayer for our Mother General, Mother Yvonne Reungoat who today, January 14, celebrates the gift of her life. To her, missionary in heart and in reality, goes our wish for health, serenity, joyful courage for each day of the 2019 year.
I also remind you to keep alive and present on your horizon the project “For a Common Home in the Diversity of Peoples”. The commitment to “go out, encounter, and be close” is more than ever urgent and necessary. We are all migrants on this earth, and in our ‘Common Home’ there is a place for each one!
I assure you of my prayers and I encourage you to go ahead with serenity, joy, and great missionary passion in this year full of motives and motivations, to live it well and share it with those who are beside us!
A sisterly embrace with the Blessing of the Lord in this New Year,
Sr. Alaide Deretti
Councilor for the Missions
Queridas Hermanas,
Un renovado augurio por el Nuevo Año que todavía experimentamos como “novedad” del amor de Dios para toda la humanidad. Sean todos los días, y cada 14 de este 2019, llenos de entusiasmo misionero y de pasión por el Reino.
El 2019 es “¡un año de gracia del Señor!”. En este año de gracia viviremos algunas celebraciones que interesan directamente al Ámbito Misiones y que, seguramente, llevarán aún más vida, y vida en abundancia, a la Iglesia, a las minorías, a la “casa común”, a nuestras comunidades, a los misioneros y las misioneras ad gentes.
Abramos nuestro corazón, hermanas, para acoger y vivir:
El Centenario de la Carta Apostólica Maximum Illud de Benedicto XV sobre la actividad desarrollada por los misioneros en el mundo (30 de noviembre de 1919);
El Mes Misionero Extraordinario, con el tema: “Bautizados y enviados” (Octubre de 2019);
El Sínodo Panamazónico, con el tema: “Amazonia: nuevos caminos para la Iglesia y para una ecología integral” (Octubre de 2019);
El Año Internacional de las Lenguas Indígenas (2019), proclamado por las Naciones Unidas porque son “esenciales” para los derechos humanos, la paz y el desarrollo sostenible;
El 50° de la Pascua de la Beata Sor María Troncatti (25 agosto de 1969);
El 50º de la creación de la Oficina Central Misionera (hoy Ámbito Misiones) y el nombramiento de una Consejera General con la tarea específica para las Misiones (Capítulo General XV Especial - 1969);
El 50° del traslado de la Casa Generalicia de Turín a Roma (11 de octubre de 1969).
Como podemos observar, no nos faltan motivos ni motivaciones en este nuevo año para asumir con más fidelidad el mandato misionero de Jesús –“Id al mundo entero y predicad el Evangelio a toda criatura” (Mc 16,15). Mandato misionero que, en Don Bosco y Madre Mazzarello, por un don del Espíritu Santo y con la intervención de María se ha convertido en elemento esencial de la identidad del Instituto y expresión de su universalidad. Mandato misionero que, en el cotidiano, hace concreto el “Da mihi animas cetera tolle” y la consigna “A ti te las confío”, proponiéndose como respuesta de salvación a las esperanzas profundas de las jóvenes.
Como os he anunciado en el mensaje de diciembre de 2018 pdo., en este año buscaremos de valorizar aún más la vida, la espiritualidad y la vocación/acción misionera de la Beata Sor María Troncatti. Una figura muy significativa cuando pensamos en las minorías con quienes trabajamos en tantas partes del mundo, en la promoción de la vida humana, en el diálogo intercultural y en la realidad panamazónica.
En el Instituto tenemos 12 comunidades dedicadas a Sor María Troncatti. Cada mes os proponemos, por tanto, orar por una de ellas, en comunión con la comunidad educativa que en ese lugar actúa el mandato misionero de Jesús, con el estilo del Buen Pastor, anunciando el Evangelio a la gente. Pueda –cada comunidad dedicada a Sor María Troncatti– hacer todavía más fuerte el impulso misionero que hemos recibido en herencia de Don Bosco.
En este 14 de enero 2019 os invito a orar por la comunidad “Beata María Troncatti” de Quito – Cumbayá (Ecuador), fundada el 13 de julio de 1978. Un saludo particular a las FMA que en ese lugar entregan la vida con alegría y esperanza.
Ahora os comparto dos breves pensamientos: uno de la Carta Apostólica Maximum Illud y el otro de una de las cartas de Sor María Troncatti:
«[…] quienes deseen hacerse aptos para el apostolado (el misionero) tienen que concentrar necesariamente sus energías en lo que antes hemos indicado, y que es de suma importancia y trascendencia, a saber: la santidad de la vida. Porque ha de ser hombre de Dios quien a Dios tiene que predicar, […] para quienes el ejemplo de la vida, en punto a convertirles a la fe, es más elocuente que las palabras. Supóngase un misionero que, a las más bellas prendas de inteligencia y carácter, haya unido una formación tan vasta como culta y un trato de gentes exquisito; si a tales dotes personales no acompaña una vida irreprochable, poca o ninguna eficacia tendrá para la conversión de los pueblos». (Maximum Illud)
«Sí, verdaderamente tengo tanta necesidad de la ayuda de Dios; la misión que el buen Dios me ha confiado es difícil; es arduo el camino. Pero aquel Dios que me ha dado tanta valentía no me dejará abandonada: lo siento muy cerca, Jesús, diría, se hace sentir sensiblemente; y de hecho ¿cómo podría tener la fuerza una pobre criatura tan débil, tener tanta valentía? Y ¿cómo podría vivir así alegre y contenta como estoy, en un desierto extranjero y diría casi bárbaro?». (Carta a los papás – Chunchi, 13 de julio 1923)
Queridas hermanas, nos unimos en una oración agradecida y muy especial por nuestra Madre General, Madre Yvonne Reungoat que hoy, 14 de enero, celebra el don de la su vida. A ella, misionera de corazón y de hecho, nuestro augurio de salud, de serenidad y de valentía alegre para cada día del año 2019.
Os recuerdo también que conservéis vivo y presente en vuestro horizonte el proyecto “Para una casa común en la diversidad de los pueblos”. El compromiso de “salir, encontrar, ser prójimos” es más que nunca urgente y necesario. Todos somos migrantes sobre esta tierra y ¡en la “casa común” existe un puesto para cada uno!
Os aseguro mi oración y os animo a ir adelante con serenidad, alegría y gran pasión misionera en este año lleno de motivos y de motivaciones, ¡para vivirlo bien y compartirlo con quien está cerca!
Un abrazo fraterno con la Bendición del Señor en este Nuevo Año,
Sr. Alaide Deretti
Consejera para las Misiones
Chères sœurs,
Un souhait renouvelé pour le Nouvel An que nous expérimentons encore comme «nouveauté» de l’amour de Dieu pour l’humanité entière. Que chaque jour et chaque 14 du mois de cette année 2019, soient remplis d’enthousiasme missionnaire et de passion pour le Règne de Dieu.
2019 est «une année de grâce reçue du Seigneur !». En cette année de grâce, nous vivrons certaines célébrations qui concernent directement l’Office des Missions et qui porteront sûrement la vie et la vie en abondance pour l’Eglise, pour les minorités, pour la «maison commune», pour nos communautés et pour les missionnaires ad gentes.
Chères sœurs, ouvrons notre cœur pour accueillir et vivre :
Le Centenaire de la Lettre Apostolique Maximum Illud du Benoit XV sur les activités menées par les missionnaires dans le monde (30 novembre 1919) ;
Le Mois Missionnaire Extraordinaire, autour du thème : « Baptisés et Envoyés » (Octobre 2019) ;
Le Synode sur l’Amazonie, sur le thème : « Amazonie : nouveaux chemins pour l’Eglise et pour une écologie intégrale » (Octobre 2019) ;
L’Année Internationale des Langues Indigènes (2019), proclamée par les Nations Unies parce qu’elles sont « essentielles » pour les droits humains, la paix et le développement durable ;
Le 50e anniversaire de la Pâque de la Bienheureuse Sr Maria Troncatti (25 Août 1969) ;
Le 50e anniversaire de la création du Bureau Central Missionnaire (aujourd'hui Office FMA pour les Missions) et de la nomination d’une Conseillère générale chargée spécifiquement pour les Missions (Chapitre Général XV Spécial - 1969) ;
Le 50e anniversaire du transfert de la Maison Générale de Turin à Rome (11 octobre 1969).
Comme nous pouvons le voir, ils ne nous manqueront pas de motifs et de motivations en cette année pour assumer avec plus de fidélité l’envoie en mission de Jésus – « Allez dans le monde entier proclamez l’évangile à tous » (Mc 16, 15). L’envoie en mission qui, en Don Bosco et Mère Mazzarello, par un don de l’Esprit Saint et par l’intervention directe de Marie est devenu un élément essentiel de l’identité de l’Institut et expression de son universalité. L’envoie en mission qui, dans le quotidien, rend concret le « Da mihi animas cetera tolle » et le consigne « A toi je les confie », se proposant comme réponse du salut aux attentes profondes des jeunes.
Comme je vous l’avais annoncé dans le message du mois précédent, en cette année nous chercherons à valoriser beaucoup plus la vie, la spiritualité et la vocation missionnaire de la Bienheureuse Sr Maria Troncatti. Une figure très significative quand nous pensons aux groupes minoritaires avec lesquels nous travaillons dans plusieurs parties du monde, à la promotion de la vie humaine, au dialogue interculturel et à la réalité panamazonique.
Dans l’Institut nous avons 12 communautés dédiées à Sr Maria Troncatti. Chaque mois nous vous proposons de prier pour une d’entre elles, en communion avec la communauté éducative qui en ce lieu actualise l’envoie en mission de Jésus, avec le style du Bon Pasteur, annonçant l’évangile aux gens. Puisse chaque communauté dédiée à Sr Maria Troncatti, rendre beaucoup plus fort l’élan missionnaire que nous avons reçu en héritage de Don Bosco.
En ce 14 janvier 2019 je vous invite à prier pour la communauté « Beata Maria Troncatti » de Quito – Cumbayá (Equateur), fondée le 13 juillet 1978. Une salutation particulière aux FMA qui, en ce lieu donnent la vie avec joie et espérance !
Maintenant je partage avec vous deux brèves pensées : Une de la Lettre Apostolique Maximum Illud et l’autre d’une lettre de Sr Maria Troncatti :
« […] à celui qui s’apprête à l’apostolat (le missionnaire) est indispensable comme nous l’avons déjà dit, la sainteté de vie. En effet, il est nécessaire qu’il soit un homme de Dieu, celui que Dieu exhorte […] le sermon de l’exemple est beaucoup plus profitable que celui des paroles. Même quand le Missionnaire est doté de beaucoup de capacités intellectuelles et du cœur, même quand il est riche de culture et de doctrine, si ces qualités ne sont pas conjointes à une vie intègre et sainte encore moins elles seront efficaces pour le salut des peuples». (Maximum Illud)
«Oui, j’ai vraiment grand besoin de l’aide de Dieu ; la mission que le Bon Dieu m’a confié est difficile et le chemin est ardu. Mais ce Dieu qui m’a donné tant de courage ne m’abandonnera jamais : je sens Jésus très proche de moi, je dirais qu’il se fait sensiblement sentir ; dans le cas contraire, comment serait possible qu’une faible et pauvre créature comme moi aurait pu avoir la force et tant de courage ? Et comment j’allais pouvoir vivre ainsi contente et joyeuse comme je suis, dans un désert étranger, je dirais presque barbare ?».(Lettre aux parents – Chunchi, 13 juillet 1923)
Chères sœurs, nous nous unissons dans une prière reconnaissante et très spéciale pour notre Mère générale, Mère Yvonne Reungoat qui, aujourd’hui 14 Janvier, célèbre le don de sa vie. À elle, missionnaire de cœur et de fait, nos vœux de santé, de sérénité et de courage pour tous les jours de l’année 2019.
Je vous rappelle également de conserver vif et présent dans votre horizon le projet : « Pour une maison commune dans la diversité des peuples ». L’engagement de « sortir, rencontrer et être proches » est plus que jamais urgent et nécessaire. Tous, nous sommes des migrants sur cette terre et dans la « maison commune » il y a une place pour chacun.
Je vous assure mes prières et je vous encourage à aller de l’avant avec sérénité, joie et grande passion missionnaire en cette année pleine de motifs et de motivations pour bien la vivre et la partager avec ceux qui nous sont proches !
Mes salutations fraternelles avec la Bénédiction du Seigneur en ce Nouvel An,
Sr. Alaide Deretti
Conseillère pour les Missions
Kochane Siostry!
Ponawiam serdeczne życzenia z okazji Nowego Roku, doświadczając wciąż tej „nowości”, jaką jest Boża miłość do całej ludzkości. Niech wszystkie nasze dni, i każdy 14-ty dzień tego 2019 roku, będą pełne misyjnego entuzjazmu i pasji dla Królestwa.
Rok 2019 jest „rokiem łaski Pana”. W tym roku łaski przeżyjemy różne uroczystości, które bezpośrednio dotyczą Sektora Misyjnego i które z pewnością wniosą jeszcze więcej życia i to życia w obfitości dla Kościoła, dla mniejszości, dla „wspólnego domu”, dla naszych wspólnot, dla misjonarzy i misjonarek ad gentes.
Siostry, otwórzmy nasze serca, abyśmy mogły pięknie przeżyć:
Stulecie Listu Apostolskiego Maximum Illud papieża Benedykta XV na temat działalności prowadzonej przez misjonarzy w świecie (30 listopada 1919);
Nadzwyczajny Miesiąc Misyjny pod hasłem: „Ochrzczeni i posłani” (październik 2019);
Synod Pan-Amazoński pod hasłem: „Amazonia: nowe drogi dla Kościoła i integralnej ekologii” (październik 2019);
Międzynarodowy Rok Języków Tubylczych (2019), ogłoszony przez ONZ, jako „istotny” dla praw człowieka, pokoju i zrównoważonego rozwoju;
50. rocznicę śmierci błogosławionej siostry Marii Troncatti (25 sierpnia 1969);
50. rocznicę utworzenia Centralnego Biura Misyjnego, dzisiaj Sektora Misyjnego, z jednoczesną nominacją Radnej Generalnej ds. Misji (XV Kapituła Generalna Specjalna, 1969);
50. rocznicę przeniesienia Domu Generalnego z Turynu do Rzymu (11 października 1969).
Jak widzimy, nie zabraknie nam w tym nowym roku motywów i motywacji, aby przyjąć z większą wiernością misyjny mandat Jezusa – „Idźcie na cały świat i głoście Ewangelię wszelkiemu stworzeniu” (Mk 16,15). Mandat misyjny, który z daru Ducha Świętego i dzięki bezpośredniej interwencji Maryi stał się w Księdzu Bosko i Matce Mazzarello istotnym elementem tożsamości Zgromadzenia i wyrazem jego uniwersalności. Mandat misyjny, który w codzienności wyraża się poprzez „Da mihi animas cetera tolle” i polecenie „Tobie je powierzam”, stając się odpowiedzią zbawczą na głębokie oczekiwania dziewcząt.
Jak Wam pisałam w przesłaniu z 14 grudnia 2018, w tym roku pragniemy dowartościować jeszcze bardziej życie, duchowość i powołanie/działania misyjne błogosławionej siostry Marii Troncatti. Jest to bardzo ważna postać, kiedy myślimy o mniejszościach, z którymi pracujemy w wielu częściach świata, o promocji życia ludzkiego, dialogu międzykulturowym i rzeczywistości pan-amazońskiej.
W Zgromadzeniu mamy 12 wspólnot pod wezwaniem siostry Marii Troncatti. A zatem proponujemy każdego miesiąca modlić się za jedną z nich, w komunii ze wspólnotą wychowawczą, która w tym miejscu realizuje misyjny mandat Jezusa, w stylu Dobrego Pasterza, głosząc Ewangelię ludziom. Prośmy, aby w każdej wspólnocie, będącej pod wezwaniem siostry Marii Troncatti, wzrósł jeszcze bardziej zapał misyjny, który odziedziczyłyśmy po Księdzu Bosko.
14 stycznia 2019 zapraszam Was do modlitwy za wspólnotę „Błogosławionej Marii Troncatti” w Quito - Cumbaya (Ekwador), założonej 13 lipca 1978 roku. Serdecznie pozdrawiamy FMA, które w tym miejscu z radością i nadzieją oddają swoje życie!
Teraz podzielę się z Wami dwiema krótkimi myślami: jedną z Listu Apostolskiego Maximum Illud i drugą z jednego z listów siostry Marii Troncatti:
«[…] Każdy zaś, kto przygotowuje się w sposób właściwy do pracy apostolskiej (misjonarz), koniecznie powinien dbać przede wszystkim o to jedno, jako o sprawę najważniejszą i najdonioślejszą, o której wspomnieliśmy wyżej, mianowicie o świętość życia. Albowiem trzeba, aby ten kto głosi Boga, był mężem Bożym; […] o wiele większy osiąga się pożytek, jeżeli głosi się wiarę więcej przykładem niż słowem. Misjonarz ma więc być wyposażony we wszelkie zalety ducha i umysłu i wykształcony we wszystkich dziedzinach nauki, o wysokiej kulturze. Jeśli te cechy nie idą w parze z czystością obyczajów, okażą się mało skuteczne lub zgoła bezskuteczne dla sprawy zbawienia ludów» (Maximum Illud).
«Tak, bardzo potrzebuję Bożej pomocy; misja, którą powierzył mi dobry Bóg, jest trudna; ciężka to droga. Ale ten Bóg, który dał mi tyle odwagi, nie zostawi mnie i nie opuści: czuję Go bardzo blisko, Jezus niemal namacalnie pozwala mi odczuć swoją obecność; bo tak naprawdę, skąd mogłabym mieć siłę, biedne słabe stworzenie, skąd mogłabym mieć tyle odwagi? I jak mogłabym żyć tak radosna i szczęśliwa, jak jestem, na obcej pustyni, powiedziałabym, prawie barbarzyńskiej?» (List do rodziców – Chunchi, 13 lipca 1923).
Kochane Siostry, zjednoczmy się w modlitwie pełnej wdzięczności i bardzo szczególnej za naszą Matkę Generalną Yvonne Reungoat, która dzisiaj, 14 stycznia, obchodzi swoje urodziny. Jej, misjonarce z serca i z czynu, życzymy zdrowia, pokoju i radosnej odwagi na każdy dzień 2019.
Przypominam Wam także, abyście nie traciły z oczu projektu „Dla wspólnego domu w różnorodności narodów”. Zobowiązanie do „wychodzenia, spotkania i bycia blisko” jest bardziej niż kiedykolwiek pilne i konieczne. Wszyscy jesteśmy migrantami na tej ziemi, a we „wspólnym domu” jest miejsce dla każdego!
Zapewniam Was o mojej modlitwie i zachęcam do pójścia naprzód z pogodą, radością i wielką pasją misyjną w tym roku pełnym motywów i motywacji, aby dobrze go przeżyć, razem z tymi, którzy są wokół nas!
Serdeczne uściski wraz z błogosławieństwem Pana w tym Nowym Roku,
Sr. Alaide Deretti
Radna ds. Misji
Queridas Irmãs,
Os melhores votos para o Novo Ano, que ainda experimentamos como “novidade” do amor de Deus para com toda a humanidade. Sejam todos os dias, e cada 14 deste ano, cheios de entusiasmo missionário e de paixão pelo Reino.
2019 é “um ano de graça do Senhor!”. Neste ano de graça, viveremos algumas celebrações que interessam diretamente o Âmbito Missões e que, com certeza, vão gerar mais vida e vida em abundância para a Igreja, para as minorias, para a “casa comum”, para as nossas comunidades, para os missionários e as missionárias ad gentes.
Vamos abrir o nosso coração, Irmãs, para acolher e viver:
O Centenário da Carta Apostólica Maximum Illud de Bento XV sobre a atividade desenvolvida pelos missionários no mundo (30 de novembro de 1919);
O Mês Missionário Extraordinário, cujo tema é: “Batizados e enviados” (Outubro 2019);
O Sínodo Pan-Amazônico, com o tema: “Amazônia: novos caminhos para a Igreja e para uma ecologia integral” (Outubro 2019);
O Ano Internacional das Línguas Indígenas (2019), proclamado pelas Nações Unidas porque “essenciais” para os direitos humanos, a paz e o desenvolvimento sustentável;
O 50º aniversário da Páscoa da Beata Ir. Maria Troncatti (25 de agosto de 1969);
O 50° aniversário da criação do Escritório Missionário Central (hoje Âmbito Missões) e da nomeação de uma Conselheira geral para ser especificamente responsável pelas Missões (Capítulo Geral XV Especial – 1969);
O 50º aniversário da transferência da Casa geral de Turim para Roma (11 de outubro de 1969).
Como podemos ver, não nos faltarão motivos e motivações neste novo ano para assumir com maior fidelidade o mandato missionário de Jesus – «Vão pelo mundo inteiro e anunciem a Boa Notícia para toda a humanidade» (Mc 16, 15). Mandato missionário que, em Dom Bosco e Madre Mazzarello, por um dom do Espírito Santo e com a intervenção direta de Maria tornou-se elemento essencial da identidade do Instituto e expressão da sua universalidade. Mandato missionário que, no cotidiano, torna concreto o “Da mihi animas cetera tolle” e o “A ti as confio”, com a intenção de ser resposta de salvação às expectativas profundas das jovens.
Como havia comunicado na mensagem de dezembro de 2018, neste ano vamos valorizar ainda mais a vida, a espiritualidade e a vocação/ação missionária da Bem-aventurada Ir. Maria Troncatti. Uma figura muito significativa quando pensamos nas minorias com as quais trabalhamos em diversas partes do mundo, na promoção da vida humana, no diálogo intercultural e na realidade Pan-Amazônica.
No Instituto, nós temos 12 comunidades dedicadas a Ir. Maria Troncatti. Cada mês, vamos rezar por uma delas, em comunhão com a comunidade educativa que naquele lugar vive o mandato missionário de Jesus, no estilo do Bom Pastor, anunciando o Evangelho ao povo. Possa – cada comunidade dedicada a Ir. Maria Troncatti – tornar ainda mais forte o impulso missionário que recebemos como herança de Dom Bosco.
Neste 14 de janeiro de 2019 convido-as a rezarem pela comunidade “Beata Maria Troncatti” de Quito - Cumbayá (Equador), fundada no dia 13 de julho de 1978. Uma saudação especial às FMA que naquele lugar doam a vida com alegria e com esperança!
Agora, compartilho com vocês dois breves pensamentos: um da Carta Apostólica Maximum Illud e outro, de uma das cartas de Ir. Maria Troncatti:
«[…] para aqueles que se preparam para o apostolado (os missionários) é indispensável, como já dissemos, a santidade de vida. De fato, é necessário que seja um homem de Deus aquele que a Deus anuncia. [...] o anúncio junto com o testemunho de vida é muito mais proveitoso do que o anúncio feito apenas de palavras. Mesmo que o missionário tenha as mais belas qualidades da mente e do coração, mesmo que seja cheio de doutrina e cultura; mas se essas qualidades não forem unidas a uma vida intemperante e santa, pouca ou nenhuma eficácia terá o anúncio para a salvação dos povos.» (Maximum Illud)
«Sim, realmente preciso da ajuda de Deus; a missão que o bom Deus me confiou é difícil; é árduo o caminho. Mas aquele Deus que me deu tanta coragem não me abandonará: eu o sinto muito perto, Jesus, diria que se manifesta sensivelmente; e na verdade como poderia ter tido a força, uma pobre criatura tão frágil, ter tanta coragem? E como poderia viver assim alegre e contente como sou, em um deserto estrangeiro e diria quase bárbaro?» (Carta aos pais – Chunchi, 13 de julho de 1923).
Queridas Irmãs, ofereçamos a nossa oração agradecida e muito especial pela nossa Madre geral, Madre Yvonne Reungoat que hoje, 14 de janeiro, celebra o dom da sua vida. A ela, missionária de coração e de ação, o nosso augúrio de saúde, de serenidade e de coragem alegre para cada dia de 2019.
Peço-lhes também para conservar vivo e presente no horizonte de vocês o projeto “Por uma casa comum na diversidade dos povos”. O compromisso de “sair, encontrar e ser próximos” é mais do que nunca urgente e necessário. Somos todos migrantes nesta terra, e na “casa comum” há um lugar para cada um!
Prometo-lhes a minha oração e incentivo-as a irem em frente com serenidade, alegria e grande paixão missionária neste ano cheio de motivos e de motivações, para bem vivê-lo e compartilhá-lo com quem está ao nosso lado!
Um abraço fraterno com a Bênção do Senhor neste Novo Ano,
Ir. Alaide Deretti
Conselheira para as Missões
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