21 settembre 2016

Suor María Alicia TORO CARDONA

Carissime sorelle, il 1° settembre 2016, nella casa “S. Giuseppe” di Caracas (Venezuela) il Signore ha chiamato alla pace senza fine la nostra cara sorella Suor María Alicia TORO CARDONA. Nata a La Ceja (Colombia) il 16 novembre 1928. Professa a Caracas (Venezuela) il 15 agosto 1955. Appartenente all’Ispettoria Venezuelana “S. Giovanni Bosco”.
María Alicia nacque in una famiglia dalle profonde radici cristiane. I genitori, sposi esemplari, seppero inculcare nei figli i valori evangelici. Frutto di questa educazione fiorirono due vocazioni: un figlio divenne Sacerdote e María Alicia FMA. Alicia, già matura e sicura che il Signore la voleva tra le FMA, lasciò la sua terra e intraprese un lungo viaggio fino ad arrivare in Venezuela per entrare nel nostro Istituto. Giunse a Caracas il 3 ottobre 1952 per iniziare il cammino formativo. Il 31 gennaio 1953 venne ammessa al Postulato a Los Teques dove visse anche il tempo del Noviziato e, il 15 agosto 1955, emise i primi voti a Caracas.
Dopo la professione fu per un anno dedita ai lavori comunitari nella casa del Noviziato. In seguito a San Cristóbal e a Barquisimeto insegnò lavori manuali, fu guardarobiera e sacrestana. Suor Alicia rivelò presto una particolare capacità per insegnare attività manuali alle alunne del primo grado. Incontrava, fra i piccoli, il luogo della realizzazione della sua vocazione salesiana. Sapeva arrivare al cuore di ciascuna di loro per far del bene e portarle al Signore. Era frequente vederla anche in cortile circondata da gruppetti di alunne alle quali insegnava qualche novità. Animava anche il gruppo missionario. L’Infanzia missionaria fu sempre la sua passione ed è ciò che la distinse nell’azione educativa e nella missione apostolica che svolse nelle comunità. Aveva una particolare cura nel preparare le bambine alla prima Comunione, cercava di infondere nei loro cuori l’amore a Gesù Eucaristia.
In comunità si manifestò attenta, servizievole; era riservata e di poche parole, ma nonostante la sua timidezza, aveva verso le consorelle dettagli e gesti che esprimevano la ricchezza della sua profonda vita interiore. Suor Alicia non aveva bisogno di parole per esprimere il suo affetto, lo dicevano i suoi atti di servizio e di carità compiuti con costanza.
Era assistente salesiana fedele, sacrestana delicata, donna amante dell’ordine e della pulizia. Aveva un profondo senso di appartenenza alla comunità ed era sempre presente, partecipava ai momenti comunitari anche quando non stava bene di salute. Senza molte parole, osservava e capiva dove c’era un bisogno. Nel momento opportuno sapeva anche intervenire con una parola arguta.
Nel 2001 venne accolta nella casa “S. Giuseppe” di Caracas perché la salute ebbe un crollo e si temeva per la sua vita. Si riprese e nel 2003 a Caracas Altamira si dedicò ai lavori comunitari. Poco a poco dovette lasciare la catechesi e altri impegni con le alunne, incominciò allora a coltivare i piccoli spazi di giardino della casa. Disse un giorno ad una consorella: “Se un giorno dovesse scrivere di me, si ricordi di dire che mentre ebbe forza coltivò i cuori delle alunne e ora che non ne ha coltiva fiori, ma tutto e sempre per il mio Signore”. La preghiera ritmava le sue giornate e nei diversi momenti in cui si aggravava, nella preghiera trovava la forza per superare la malattia.
Nel 2009 venne di nuovo trasferita alla casa “S. Giuseppe” di Caracas dove poteva assistere le alunne durante le ricreazioni. Con loro si trovava a suo agio e sapeva essere molto locuace. Poco a poco i problemi di salute si facevano sempre più forti e si poteva fare ben poco per darle sollievo. Silenziosamente, come visse, all’alba del 1° settembre il Padre la chiamò a sé, mentre le consorelle si preparavano per la preghiera del rosario per chiedere la pace in Venezuela.
Ringraziamo il Signore per la presenza silenziosa e discreta di suor Alicia, fatta di gesti concreti e non di sole parole. Siamo sicure che otterrà dal Signore copiose benedizioni per il Venezuela, la terra che amò come sua patria.

L’Ispettrice
Suor Margarita Hernández

Nessun commento:

Posta un commento