Dopo la Messa di canonizzazione di Madre Teresa, il Papa ha pregato per tutti i missionari e le suore che hanno subito violenze nel mondo
Una preghiera per tutti i missionari, in particolare per la suora spagnola uccisa nei giorni scorsi ad Haiti, è quella che ha elevato il Papa nell’Angelus di oggi, al termine della Messa sul sagrato della Basilica Vaticana per la Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
“In questo momento vorrei ricordare quanti si spendono al servizio dei fratelli in contesti difficili e rischiosi”, ha detto il Santo Padre prima della preghiera mariana. “Penso specialmente a tante Religiose che donano la loro vita senza risparmio. Preghiamo in particolare per la Suora missionaria spagnola, Suor Isabel, che è stata uccisa due giorni fa nella capitale di Haiti, un Paese tanto provato, per il quale auspico che cessino tali atti di violenza e vi sia maggiore sicurezza per tutti. Ricordiamo anche altre Suore che, recentemente, hanno subito violenze in altri Paesi”, ha aggiunto il Pontefice.
E ha espresso la propria gratitudine a tutti coloro che hanno preso parte alla solenne cerimonia. Anzitutto le Missionarie e i Missionari della Carità, “che sono la famiglia spirituale di Madre Teresa”. “La vostra santa Fondatrice vegli sempre sul vostro cammino e vi ottenga di essere fedeli a Dio, alla Chiesa e ai poveri”, ha augurato Francesco.
“Con grata deferenza” ha poi salutato le alte Autorità presenti, “in particolare quelle dei Paesi più legati alla figura della nuova Santa”, come pure le Delegazioni ufficiali e i numerosi pellegrinaggi venuti da tali Paesi in questa circostanza. “Dio benedica le vostre Nazioni”, ha detto.
E con affetto ha salutato tutti i volontari e operatori di misericordia per cui si celebra in questi giorni il Giubileo a loro dedicato. “Vi affido alla protezione di Madre Teresa: lei vi insegni a contemplare e adorare ogni giorno Gesù Crocifisso per riconoscerlo e servirlo nei fratelli bisognosi”, ha concluso il Vescovo di Roma, chiedendo alla Vergine Maria, “Madre e Regina di tutti i santi”, la grazia “anche per tutti coloro che sono uniti a noi attraverso i media, in ogni parte del mondo”.
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