GENOVA - Una “santa alleanza” per l’integrazione. Così potrebbe chiamarsi quella sancita tra salesiani e gesuiti impegnati a Genova - nello specifico a Sampierdarena - per aiutare i giovani, e non solo giovani, immigrati ad inserirsi nel tessuto sociale italiano.
Insegnanti di italiano e di altre materie fondamentali si alternano all’Opera Don Bosco di Sampierdarena per insegnare agli immigrati, per lo più ecuadoriani.
“Qui tante persone - spiega una delle insegnanti, Maria Ximena - vengono a studiare dopo aver lavorato, perché per prima cosa bisogna lavorare per mantenere la propria famiglia. Vogliono studiare per formarsi, perché ci tengono e per realizzare anche altri progetti. I programmi scolastici sono quelli proposti dal Ministero della Pubblica Istruzione dell’Ecuador e inoltre aggiungiamo la lingua italiana in modo che questo diploma venga riconosciuto anche sul territorio italiano”.
“Una cosa fondamentale - aggiunge Maria Ximena - è che al ritorno ad esempio in Ecuador riescono a trovare lavoro grazie al diploma di maturità conseguito qui in Italia”.
“Noi - ci racconta ancora Maria Ximena - qui non siamo soli. Senza l’aiuto dell’Opera Don Bosco e anche del Dipartimento Educazione della Compagnia di Gesù tutto questo non sarebbe possibile. Lavoriamo in rete, volontari, salesiani e gesuiti: questa è una cosa meravigliosa. Il nostro responsabile a Quito è un padre gesuita. Oltre a Genova, lavoriamo anche a Roma e Milano e sono circa un migliaio finora i ragazzi che hanno conseguito il diploma di scuola superiore, duecento dei quali nella sola Genova”.
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