Dagli Atti del CGXXIII n. 51
Maria, stella della nuova evangelizzazione, che sa riconoscere le orme dello Spirito nei grandi avvenimenti come in quelli che sembrano impercettibili, ci affida il suo stile di umiltà e tenerezza, di servizio e audacia nella missione evangelizzatrice. Nel cambio di epoca che stiamo vivendo, l’impegno di essere con i giovani casa che evangelizza non è solo quello di migliorare qualcosa. Richiede piuttosto a tutti una reale conversione missionaria, l’esercizio della maternità stessa di Maria per divenire Chiesa che «genera, fa crescere, corregge, alimenta, conduce per mano…, una Chiesa capace di riscoprire le viscere materne della misericordia. Senza la misericordia c’è poco da fare oggi per inserirsi in un mondo di “feriti”, che hanno bisogno di comprensione, di perdono, di amore».
Impegno
Alimentare la cultura dell’incontro che ci rende sollecite, con lo stile di Maria, nei confronti dei giovani e dei laici. Testimoniare il nostro rimanere fedeli fino alla fine, come Maria ai piedi della Croce in attesa della Resurrezione. (Atti n. 55 e 56)
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