Carissime sorelle, il giorno 24 marzo 2013 nell’ospedale “S. Giuseppe” di Wayne (Stati Uniti), il Signore è venuto a prendere con sé la nostra carissima Suor Maria BARONI. Nata a Telgate (Bergamo) il 4 marzo 1930. Professa a Contra di Missaglia (Lecco) il 6 agosto 1955. Appartenente all’Ispettoria Statunitense “S. Filippo Apostolo”.
Maria nacque in una famiglia di autentici cristiani che vivevano nella semplicità e nel duro lavoro. Quando aveva appena dodici anni, cominciò a lavorare in una fabbrica. Le ragazze che abitavano lontano da quel luogo erano accolte in un convitto diretto dalle FMA; là Maria conobbe l’Istituto. In seguito divenne figlia di Maria e fece parte dell’Azione Cattolica. Queste esperienze l’aiutarono ad approfondire la sua vita di fede.
Dalle suore imparò a cucinare e anche a ricamare. Nella sua breve autobiografia ricorda: “Gli anni nel convitto furono molto felici, l'atmosfera era meravigliosa e le suore ci volevano tanto bene. Era tempo di guerra, molte volte mancava il cibo, ma la presenza gioiosa delle FMA e la loro sollecitudine ci facevano dimenticare la fame”. In questo clima di generosità e di dono gratuito di sé, Maria andava maturando la sua vocazione e pensava: “Se io diventassi suora vorrei essere come loro”. Dopo cinque anni di lotta interiore, finalmente disse “Sì” al Signore, anche se la sua fu una decisione difficile a causa della precaria situazione economica della famiglia.
Il 6 agosto 1955 fece la prima professione e fu per due anni a Milano come cuoca e per un anno a Torino “Madre Mazzarello”. Nel 1958 partì missionaria per gli Stati Uniti e lavorò nella casa di Paterson. Si distinse per il senso pratico e la generosità. Era disponibile al servizio non soltanto con le suore, ma anche con le persone laiche che lavoravano con lei. Le erano caratteristiche l’attenzione e la delicatezza verso gli altri. Le giovani in formazione nella casa di Watsonville (California) la ricordano con affetto. In questa casa fu direttrice per un triennio e poi economa per cinque anni. L’obbedienza la destinò in seguito a lavorare in varie comunità del New Jersey e Massachusetts come economa e cuoca.
Dal 1976 suor Maria cominciò a sperimentare diversi sintomi debilitanti, ma i medici non riuscivano a diagnosticarne la causa. Le sorelle dell’Ispettoria pregarono suor Maria Troncatti per la sua salute. Finalmente i dottori scoprirono che aveva la scleroderma. Non si conosceva molto di questa malattia a quel tempo e non c’erano farmaci per combatterla. Suor Maria non perdette mai la serenità e la speranza di guarire, per lo meno quel tanto che le permettesse di continuare il suo lavoro. Suor Troncatti esaudì la sua preghiera e, anche se con fatica, poté continuare a dare il meglio di sé per molti anni ancora nella casa di North Haledon “Maria Ausiliatrice” e nella casa ispettoriale.
In cucina era un’artista. I pasti erano semplici, ma nutrienti e ben preparati. Era molto organizzata e perciò arrivava a tutto. Per le celebrazioni ispettoriali, quando erano presenti vescovi e autorità civili, ci si fidava di suor Maria per la preparazione dei pasti festivi. Da economa fu sempre premurosa e intuitiva dei bisogni delle sorelle. Aveva anche il dono del discernimento nell’individuare le vocazioni che non erano per il nostro Istituto. Amava le superiore e leggeva con amore le circolari della Madre e tutto quello che veniva dal Centro.
L'anno scorso la sua salute cominciò a indebolirsi sensibilmente, ma se qualcuno le chiedeva come si sentiva, lei rispondeva con un sorriso: “Sto meglio, molto meglio”.
Il 21 marzo aveva pranzato con la comunità. Alla sua tavola sedeva anche suor Kathleen Taylor in visita canonica all’Ispettoria. Nel pomeriggio, mentre si recava alla conferenza, ebbe un infarto. Fu trasportata all’ospedale in condizione critica. Dopo due giorni il Signore venne a prenderla per portarla con sé a celebrare in paradiso la Pasqua eterna. Preghiamo affinché suor Maria ci ottenga da Dio vocazioni fedeli e autentiche come la sua.
L’Ispettrice
Suor Karen Dunn
Nessun commento:
Posta un commento