21 dicembre 2015

Suor Antonia HIDALGO

Carissime sorelle, nelle prime ore di martedì 15 dicembre 2015, nell’Ospedale “Virgen del Rocío” di Sevilla (Spagna), il Signore ha chiamato a contemplare il suo volto di luce la nostra cara sorella Suor Antonia HIDALGO. Nata a Guadalcazar – Córdoba (Spagna) il 23 gennaio 1938. Professa a San José del Valle - Cádiz il  6 agosto 1960. Appartenente all’Ispettoria Spagnola “Maria Ausiliatrice” – Sevilla.
Antonia, terza di nove figli, nacque in una famiglia semplice, laboriosa, molto unita e cristiana. La mamma - secondo suor Antonia - era una santa, sempre disponibile ad aiutare i poveri, i vicini bisognosi e la Chiesa del paese. Fu lei a prepararla alla prima Comunione che ricevette a sei anni.
Conobbe le FMA nel collegio di Écija, dove fu studente interna. L’attrasse subito la vita delle suore, come pregavano, l’unione tra di loro e la loro presenza allegra tra le ragazze. Pensò subito che poteva diventare una di loro. Quando lo disse alla mamma, questa le rispose: “Figlia mia, lo stava aspettando”. Entrò nell’Istituto nel 1957 e il 31 gennaio 1958 fu ammessa al Postulato a Écija e il 5 agosto dello stesso anno andò a Sevilla per il Noviziato.
Dopo la professione religiosa fu maestra e assistente delle interne a Sevilla San Vicente e poi nella “Escuela Hogar” di Santa Cruz de Tenerife, dove completò gli studi di magistero. Nel 1970, dopo dieci anni di professione, poté realizzare il suo sogno missionario. Venne inviata a Torino per la formazione necessaria ottenendo anche il diploma in Scienze Religiose e partì per il Paraguay.
Fece parte della comunità fondatrice della casa di Fuerte Olimpo dove fu vicaria e catechista. Nel 1978 passò a Puerto Casado, tra gli indigeni Maskoi del Chaco Paraguayo. Riconosceva di aver goduto molto “con tante persone umili ma felici e generose”. Nel 1979 venne nominata direttrice e continuò a seguire attivamente le attività della missione: faceva scuola, visitava le famiglie, era catechista e formava le catechiste, animava l’oratorio e preparava teatri. Questi favorivano la maturazione dei ragazzi e ragazze aiutandoli a vincere la loro timidezza e a crescere nella libertà e nella fede. Dopo essere stata per un anno direttrice a Villarrica, nel 1986 tornò a Fuerte Olimpo fino al 1996. Quando era necessario, faceva anche l’infermiera. Trascorse poi un periodo in convalescenza in Spagna a Sanlúcar la Mayor. Tornata in Paraguay, nel 1998 fu direttrice ad Asunción “S. Giuseppe” per un triennio.
Dopo 31 anni di attività missionaria, vissuta con generosità e gratuità con i più poveri, ritornò in patria per accompagnare la mamma nei suoi ultimi giorni di vita. Nel 2001 fu nominata direttrice della comunità “Madre Mazzarello” di Sevilla dove si donò alle sorelle anziane e inferme con la generosità e l’allegria che la caratterizzavano. Fu poi vicaria e catechista a Calañas (Huelva) e Arcos de la Frontera (Cádiz). Nel 2010 si dedicò alla pastorale parrocchiale a Sevilla “Beata Eusebia Palomino” e nel 2014 a Tuineje nell’isola di Fuerteventura. Ovunque espresse il suo ardore apostolico e lo spirito missionario. Suor Antonia ha vissuto l’ideale di essere tutta di Gesù, dimentica di sé e donata agli altri. Ha conosciuto e amato tanti giovani e famiglie; condivideva la sua gioia vocazionale e diceva convinta che, se avesse dovuto nascere un’altra volta, sarebbe stata di nuovo FMA felice.
Nel mese di aprile di quest’anno le fu diagnosticato il cancro e fu accolta nella casa “Madre Mazzarello” di Sevilla per le cure necessarie. Affrontò con serenità e coraggio il doloroso processo della terapia, ma la malattia continuava il suo corso. Fino all’ultimo diede una bella testimonianza di fede, di abbandono alla volontà di Dio e di offerta fiduciosa all’amore del Padre e alla tenerezza di Maria Ausiliatrice. Si sentiva sorretta dalla preghiera di tutte, circondata dall’affetto della famiglia e delle consorelle della comunità.
Cara suor Antonia, ti pensiamo contemplando il volto di Gesù e di Maria Ausiliatrice. Hai raggiunto la mèta che, con tanta gioia e fede, nonostante fosse arduo e difficile l’ultimo tratto di cammino, anelavi a raggiungere. Grazie per averci mostrato che vale la pena vivere per Gesù e con Gesù. Lui è stato il centro della tua vita e tu volevi che fosse conosciuto e amato da tutti. Il Signore ti fece dono di un grande cuore oratoriano, un cuore missionario come quello di don Bosco e di madre Mazzarello. Ci affidiamo a te che già vivi in Dio: intercedi affinché molte giovani sentano la chiamata alla vita religiosa salesiana e diventino come te missionarie di speranza e di gioia.

L’Ispettrice
Suor María Dolores Ruiz Pérez