21 ottobre 2015

Suor Emma Guidotto

Carissime sorelle, il 12 ottobre 2015, nell’Ospedale “Prontocord” di Manaus (Brasile), la Vergine Madre Aparecida ha accompagnato all’incontro con il Signore della Vita la nostra cara Suor Emma GUIDOTTO. Nata a Mogliano Veneto (Treviso) il 30 luglio 1923. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1944. Appartenente all’Ispettoria Brasiliana “Santa Teresinha” – Manaus.
Emma nacque in una famiglia numerosa nella quale c’erano nonni e zie che la circondarono di tanto affetto. Fin da ragazza frequentò la parrocchia dove respirò un clima di cordialità e di impegno. Si formò così una personalità sensibile, aperta alla preghiera e all’impegno pastorale e missionario. Comprese che era importante mettersi al servizio dei piccoli con la catechesi, il gioco e le attività dell’Azione cattolica. L’ambiente ricco di proposte favorì in lei la risposta alla chiamata del Signore ad essere tutta sua.
Nel 1941 partì per il Piemonte e il 31 gennaio 1942 iniziò il Postulato ad Arignano e visse i due anni di Noviziato a Casanova. Emise i voti religiosi il 5 agosto 1944. Per i primi due anni fu a Torino, nella casa “Madre Mazzarello”, dove si preparò per andare in missione anche con la formazione come infermiera. Giunse in Brasile nel mese di novembre 1946. Iniziò la vita missionaria nella lontana terra della regione dell’Alto Rio Negro. Fu infermiera nella casa “Maria Auxiliadora” di São Gabriel da Cachoeira. Lavorare come infermiera fu il suo modo migliore di essere in comunione con i fratelli sofferenti nel corpo e di offrire sollievo al loro dolore.
Nel 1949-1950 fu infermiera e assistente delle aspiranti nel “Patronato Santa Teresinha” di Manaus. Nel 1951 venne nominata direttrice di Taracuá e svolse questo servizio di autorità anche nelle case di Santa Izabel do Rio Negro e Barcelos. Nel 1969, dopo 25 anni vissuti nell’Amazzonia, ritornò in Italia, anche per motivi di salute, fu infermiera a Conegliano e direttrice nella casa di riposo di S. Michele al Tagliamento.
Nel 1983 ritornò a Manaus e fu assistente nel noviziato “São José” ed anche economa. Dal 1985 al 1991 fu ancora direttrice nella comunità del “Centro Social Dom Bosco” di Salinas. Nel 1992 fu infermiera nel “Centro Social Auxílio” di Belém e l’anno seguente fu trasferita a Manaus come animatrice della comunità “M. Maria Maddalena Mazzone” fino al 2004. Nel 2005, indebolita nella salute e bisognosa di cure, rimase nella stessa comunità. Era sempre attenta agli altri e cercava di intensificare la sua offerta al Signore, tanto amato, per il bene dell’Ispettoria e dell’Istituto.
Suor Emma era un’anima eucaristica e mariana, con gli occhi e il cuore fissi su Gesù. Seppe fare della sua vita una donazione costante al prossimo. Era molto precisa, ordinata e discreta. Accompagnava con la preghiera l’apostolato del Santo Padre. Quando morì il fratello, missionario in India, il suo dolore fu intenso, ma silenzioso e offerto con grande fiducia nel Signore. Parlava della Madonna a tutte le persone che andavano a visitarla. Era infatti da tutti conosciuto il suo filiale amore per la Madre di Gesù.
Ecco la testimonianza di una exallieva: “Ho sempre considerato suor Emma mia vera mamma, ero orfana fin da adolescente. Aveva cura della mia salute. Conservo di lei i più bei ricordi: era affettuosa, delicata, attenta, sempre materna, gioviale. Viveva di Dio e Dio si manifestava nei suoi atteggiamenti. Fu per me una vera benedizione. La visitavo molte volte e accanto a lei sperimentavo la tenerezza di Dio”.
Suor Emma fu una FMA autentica, amabile, serena, sempre sorridente. Viveva di Dio e il suo pensiero era sempre in Lui. Come animatrice della comunità era disponibile ad ogni bisogno delle sorelle e le riceveva con affetto per il colloquio personale, sempre puntuale e attenta alle persone e alla comunità.
Trascorse l’ultimo anno sempre a letto, parlava guardando la persona attentamente e con il sorriso. Al saluto tradizionale di “Viva Gesù”, rispondeva con entusiasmo: Viva Maria sempre con noi!.
Il 3 ottobre venne ricoverata in Ospedale a motivo di una forte influenza che si trasformò in una grave polmonite. Benché curata con competenza e amore, non ottenne nessun miglioramento. Nell’ora dell’Angelus, nella festa della Madonna Aparecida, Patrona del Brasile, con la lampada accesa andò incontro allo Sposo.
Cara suor Emma, i tuoi occhi azzurri contemplano ora la luce del Cielo. Intercedi per noi, per l’Ispettoria e per l’Istituto. Offriamo per lei la nostra riconoscente preghiera di suffragio.

L’Ispettrice
Suo Madalena Luiza Scaramussa