Spirito Santo
che hai invaso l'anima di Maria
per offrirci la prima campionatura
di come un giorno avresti invaso la Chiesa
e collocato nei suoi perimetri
il tuo nuovo domicilio,
rendici capaci di esultanza.
Donaci il gusto di sentirci "estroversi".
Rivolti, cioè, verso il mondo,
che non è una specie di chiesa mancata,
ma l'oggetto ultimo
di quell'incontenibile amore
per il quale la Chiesa stessa
è stata costituita.
Se dobbiamo attraversare i mari
che ci distanziano dalle altre culture,
soffia nelle vele perché,
sciolte le gomene
che ci legano agli ormeggi
del nostro piccolo mondo antico,
un più generoso impegno missionario
ci solleciti a partire.
Se dobbiamo camminare sull'asciutto,
mettici le ali ai piedi perché, come Maria,
raggiungiamo in fretta la città.
La città terrena.
Che tu ami appassionatamente.
Che non è il ripostiglio dei rifiuti,
ma il partner con cui dobbiamo "agonizzare"
perché giunga a compimento l'opera della Redenzione.
da Pensieri e Parole di Tonino Bello, Paoline
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