Carissime sorelle, la sera del 18
giugno 2014, dalla casa di Roppolo (Biella), il Signore ha chiamato alla festa
del Cielo Suor Elda BELTRAME. Nata a
Pozzuolo del Friuli (Udine) il 27 agosto 1921. Professa a Torre Bairo (Torino) il 5 agosto1942. Appartenente all’Ispettoria
Piemontese “Maria Ausiliatrice” – Italia.
Suor Elda è una grande missionaria, che visse in Centro America dal 1950 al 1988. Dopo
tutti questi anni, riviveva con gioia e raccontava volentieri il dono ricevuto
nel contatto con la santità della Beata suor Maria Romero, del martire Mons. Oscar Arnulfo Romero, della sedicenne
Laura Hidalgo, emula di Laura Vicuña, e di altri nobili missionari e
personalità benemerite. Ne aveva riportato una vivace esperienza di vita
ecclesiale, mariana e salesiana. Ricordava volentieri la zia missionaria suor
Anna Rodaro FMA (+ Belo Horizonte 1990).
I genitori avevano trasmesso ai tre figli, di cui Elda
era la primogenita, fede ed educazione integrale, ed essi avevano vissuto nella
gioia la loro infanzia e fanciullezza. Scriveva: “La mia vocazione è cresciuta
con me. In noviziato, con la vocazione salesiana era cresciuta anche quella
missionaria”.
Dopo la prima professione avvenuta nel 1942, aveva fatto
la domanda per essere missionaria ad
gentes, ma l’obbedienza le richiese prima altri compiti: fu studente a
Vercelli nell’anno 1942-1943, poi insegnante nella Scuola elementare ad Aosta
fino al 1949.
Il 7 ottobre 1949 arrivò a Torino “Madre Mazzarello”, pensando
di prepararsi alla missione almeno per un anno, come tante consorelle. Invece partì quasi subito, l’11 febbraio 1950,
insieme ad un’altra missionaria che ritornava in Centro America. L’11 marzo
arrivava a S. José di Costa Rica per iniziare il suo lungo cammino. Visse nelle
case di S. José di Costa Rica come
assistente delle aspiranti e studente; quindi fu insegnante, vicaria e
direttrice nella casa di S. Pedro Sula, e di Santa Tecla. Fu insegnante e vicaria ad Alajuela, assistente delle pensionanti a S. Pedro Montes de Oca e direttrice a S. José (1985-87).
Suor Elda ha raccolto ricordi intensi nel lungo periodo
di attività nelle diverse Repubbliche del Centro America: in essi si coglie una
vita intensamente donata alla missione, con il fuoco vivo della carità. Nel 1988
di ritorno dalla missione, trascorse gli ultimi 26 anni nell’Ispettoria di
origine, con semplicità e con la stessa intensità apostolica, profondamente
sostenuta dalla presenza costante di Maria Santissima. Scriveva alle sorelle: «Non so se voi crediate ai miracoli
quotidiani. Io sì, ci credo, eccome! Tutti i giorni, da quan-do mi sveglio al
mattino, sperimento una prova tangibile che la Madonna mi risponde con il suo
aiuto ma-terno. Basta che io le dica con affetto e fiducia: “Metti la tua mano,
Madre mia, mettila prima della mia”».
Dal 1988 al 1990 offrì il suo aiuto a Caluso nell’assistenza
e in lavori vari, a San Giusto Canavese nella scuola dell’infanzia, a Trino
(Vercelli) come addetta alla portineria e al telefono. Ed infine, dal 2007 fu
inserita nella comunità di Roppolo in riposo. La vita più vera di suor Elda è quella
interiore, la sua appartenenza all’Istituto e alla missione traspaiono nelle sue
memorie. In una lettera all’Ispettrice, in occasione del suo cinquantesimo di
professione religiosa, scriveva: «È vero,
la celebrazione di 50 anni di professione suscita sentimenti di affetto e
riconoscenza, richiamando alla memoria volti cari di parenti che mi hanno amato
tanto, di superiore e superiori che mi hanno offerto comprensione, pazienza,
guida, e di tante sorelle che mi sono state vicine e collaboratrici nel mio
lavoro apostolico; ed anche di giovani, che hanno contribuito a rendere gioiosa
e oserei dire quasi feconda la mia vita». A Roppolo, negli anni
dell’inazione, continuava a vivere con dolcezza e gratitudine verso le
consorelle, a nutrirsi di Parola di Dio e di preghiera: «Cerco di essere fedele e di seguire più che posso la Parola che mi ha
impressionato nella meditazione e durante la Santa Messa. Sovente penso alla comunità delle prime sorelle di Mornese e come
vorrei saperle imitare! Soprattutto chiedo l’aiuto al Signore e alla Madonna,
convinta che loro sono sempre disposti ad aiutarmi, perché senza di loro non
posso nulla».
Ora che suor Elda contempla il Volto del Signore e
conosce la tenerezza del Suo Cuore, ottenga a tutte noi fede autentica e
spirito missionario, perché viviamo con gioia la nostra vocazione di FMA nella
missione che ci è affidata.
L’Ispettrice
Suor
Angela Schiavi
Nessun commento:
Posta un commento