Alle Pontificie opere missionarie papa
Francesco dice che "la Chiesa, missionaria per sua natura, ha come
prerogativa fondamentale il servizio della carità a tutti". "A voi è
chiesto di operare affinché le comunità ecclesiali sappiano accogliere con
amore preferenziale i poveri". "Con paziente perseveranza, promuovete
la corresponsabilità missionaria. C'è tanto bisogno di sacerdoti, di persone
consacrate e fedeli laici".
Città del
Vaticano - L'azione missionaria "paradigma di tutta la Chiesa", in
questo tempo di grandi trasformazioni, "richiede una Chiesa missionaria
tutta in uscita", pronta nel "servizio della carità a tutti" e
impegnata a operare affinché le comunità ecclesiali "tengano aperte le
porte" e "sappiano accogliere con amore preferenziale i poveri".
L'incontro di questa mattina con i partecipanti all'incontro delle
Pontificie opere missionarie ha dato occasione a papa Francesco di sottolineare
alcune delle sue attese da parte di coloro che sono "al servizio della
missione della Chiesa per portare il Vangelo alle genti in ogni parte della
Terra".
Rispondendo al saluto del cardinal prefetto Fernando Filoni
il Papa ha ricordato che "con l'Esortazione apostolica Evangelii
gaudium ho voluto invitare tutti i fedeli a una nuova stagione
evangelizzatrice; e anche nella nostra epoca la missio ad gentes è la
forza trainante di questo dinamismo fondamentale della Chiesa. L'ansia di
evangelizzare ai 'confini'", testimoniata da missionari santi e generosi,
aiuta tutte le comunità a realizzare una pastorale estroversa ed efficace, un
rinnovamento delle strutture e delle opere. L'azione missionaria è paradigma di
ogni opera della Chiesa (cfr Evangelii gaudium,15)".
"Evangelizzare, in questo tempo di grandi
trasformazioni sociali, richiede una Chiesa missionaria tutta in uscita, capace
di operare un discernimento per confrontarsi con le diverse culture e visioni
dell'uomo. Per un mondo in trasformazione c'è bisogno di una Chiesa rinnovata e
trasformata dalla contemplazione e dal contatto personale con Cristo, per la
potenza dello Spirito. È lo Spirito di Cristo la fonte del rinnovamento, che ci
fa trovare nuove strade, nuovi metodi creativi, varie forme di espressione per
l'evangelizzazione del mondo attuale. È Lui che ci dà la forza di intraprendere
il cammino missionario e la gioia dell'annuncio, affinché la luce di Cristo
illumini quanti ancora non lo conoscono o lo hanno rifiutato. Per questo ci è
richiesto il coraggio di «raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno
della luce del Vangelo» (Evangelii gaudium, 21). Non ci possono trattenere né
le nostre debolezze, né i nostri peccati, né i tanti impedimenti che vengono
posti alla testimonianza e alla proclamazione del Vangelo. È l'esperienza
dell'incontro con il Signore Gesù che ci spinge e ci dona la gioia di
annunciare Lui a tutte le genti".
"La Chiesa, missionaria per sua natura, ha come
prerogativa fondamentale il servizio della carità a tutti. La fraternità e la
solidarietà universale sono connaturali alla sua vita e alla sua missione nel
mondo e per il mondo. L'evangelizzazione, che deve raggiungere tutti, è
chiamata tuttavia a partire dagli ultimi, dai poveri, da quelli che hanno le
spalle piegate sotto il peso e la fatica della vita. Così facendo la Chiesa
prolunga la missione di Cristo stesso, il quale è «venuto perché abbiano la
vita e l'abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). La Chiesa è il popolo delle
beatitudini, la casa dei poveri, degli afflitti, degli esclusi e dei
perseguitati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia. A voi è chiesto di
operare affinché le comunità ecclesiali sappiano accogliere con amore
preferenziale i poveri, tenendo le porte della Chiesa aperte perché tutti vi
possano entrare e trovare rifugio".
"Le Pontificie Opere Missionarie sono lo strumento
privilegiato che richiama e cura con generosità la missio ad gentes. Per
questo mi rivolgo a voi quali animatori e formatori della coscienza missionaria
delle Chiese locali: con paziente perseveranza, promuovete la corresponsabilità
missionaria. C'è tanto bisogno di sacerdoti, di persone consacrate e fedeli
laici che, afferrati dall'amore di Cristo, siano marcati a fuoco dalla passione
per il Regno di Dio e disponibili a mettersi sulla via
dell'evangelizzazione".
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