Lunedì 19 maggio,
il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso celebrerà i 50 anni dalla
sua fondazione con una conferenza pubblica, alle ore 16.30, presso la Sala San
Pio X a Roma (Via dell’Ospedale, 1). Al saluto del cardinale presidente
Jean-Louis Tauran, seguiranno le relazioni del segretario del dicastero, padre
Miguel Ángel Ayuso Guixot, e di padre Damian Howard, dell’Heythrop College di
Londra. In tale circostanza sarà pure pubblicato e distribuito ai presenti il
documento “Dialogue In Truth And Charity. Pastoral Orientations For
Interreligious Dialogue”.
Frutto di una
laboriosa gestazione, seguita alla X Assemblea Plenaria del Pontificio
Consiglio per il Dialogo Interreligioso (Roma, 4-7 giugno 2008), questo testo
offre linee guida sia ai pastori, sia ai fedeli, sulla base delle concrete
indicazioni ed esperienze delle chiese locali, per continuare il lungo cammino
del dialogo interreligioso.
Il dicastero è
stato istituto il 19 maggio 1964 da Paolo VI, con la Lettera Apostolica
Progrediente Concilio, col nome di “Segretariato per i Non-Cristiani” «con il
compito di rivolgere la sua salutare attenzione a quanti sono privi della
religione cristiana, ed ai quali pure sembrano fare riferimento le parole del
Signore: ‘Ed ho altre pecore che non sono di questo ovile: anche queste io devo
condurre’ (Gv 10, 16)».
“In cinquant'anni
– ricorda una nota del dicastero - il Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso ha percorso un lungo cammino, cercando di aiutare la Chiesa ad
acquistare una crescente consapevolezza di quella dimensione del proprio
mandato che consiste nell'andare incontro alle persone di altre religioni. Attraverso
il ‘dialogo con il mondo’ di Paolo VI, il ‘dialogo della pace’ di Giovanni
Paolo II, il ‘dialogo della carità’ nella verità di Benedetto XVI, si è giunti
all’attuale sfida del dialogo interreligioso quale ‘dialogo dell’amicizia’,
annunciato da Papa Francesco”.
“La commemorazione del 50.mo anniversario – conclude la nota - sarà un momento
speciale per ricordare, con gioia e gratitudine, tutti coloro che nel corso di
questi cinquant’anni, a diverso titolo, hanno prestato la loro opera
consentendo al Pontificio Consiglio di promuovere il dialogo interreligioso nel
mondo”.
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