Quito - Il 2011 è stato un "anno record" per gli spostamenti forzati, considerando le cifre a partire dall'anno 2000: lo afferma il rapporto pubblicato dall'ACNUR (Agenzia ONU per i rifugiati) pervenuto all'Agenzia Fides. Riguardo alla situazione americana, l'Ecuador resta il paese con il maggior numero di rifugiati: ci sono 55.092 persone e alla fine del 2011 erano in attesa di risposta più di 20.000 domande di asilo.
Al secondo posto c'è il Costa Rica, che ha concesso lo status di rifugiato a 12.571 persone fuggite da conflitti armati. Il numero di rifugiati registrati in Argentina, Cile, Panama, Brasile e Messico è aumentato nel 2011 rispetto agli anni precedenti. In Argentina, la cifra di 3.276 rifugiati registrati nel 2010 è aumentata a 3.361 nel 2011. Dei 1.621 rifugiati registrati in Cile nel 2010, si è passati a 1.674 nel 2011. In Brasile il numero dei rifugiati registrati nello stesso anno è di 4.477 rispetto a 4.359 persone iscritte nel 2010. A Panama il numero di rifugiati è passato da 2.073 nel 2010 a 2.262 alla fine del 2011. Anche il Messico ha registrato un incremento del numero totale di rifugiati: nel 2010 ne aveva 1.395 e nel 2011 erano 1.677. In Venezuela le persone iscritte come rifugiati erano 3.175, già nel 2010 erano più di 2.900.
Secondo il rapporto, l'America è caratterizzata da un particolare senso di solidarietà verso i rifugiati, visti i continui sforzi per sviluppare programmi e attività che consentano la protezione internazionale di coloro che sono stati costretti a lasciarsi tutto alle spalle. Nonostante la maggior parte dei paesi americani debba affrontare gravi problemi e crisi economiche, aprono le frontiere e permettono ai rifugiati di trovare riparo nel loro territorio. Secondo il rapporto, il gruppo più numeroso di rifugiati proviene dalla Colombia, con 392.600 persone.
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