Sono già 4.500 i minori stranieri non accompagnati sbarcati quest'anno sulle coste italiane, il triplo rispetto all'anno scorso. Per loro serve un sistema di accoglienza e di tutela che sia in grado di creare condizioni e prospettive di vita sostenibili, che dia protezione e assistenza continuativa. «Chi si occupa di diritti dei minori non si accontenta delle parole: desidera giungere presto alla realizzazione di azioni», scrive il Garante per l'Infanzia
Dal 1 gennaio al 21 aprile 2016 sono arrivati in Italia via mare oltre 25mila migranti: più di 4mila erano bambini, di cui 3.667 non accompagnati (dati Save the Children). Tempo altri due mesi e i minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane sono saliti a 4.500, triplicati rispetto all’anno scorso, quando erano circa 1.600. Un aumento importante, che sta mettendo in difficoltà le strutture di primissima accoglienza.
«Accogliere e tutelare i minori stranieri non accompagnati deve essere una priorità», ha affermato ieri il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Filomena Albano, in un editoriale. «Anche oggi abbiamo la notizia di altri bambini morti a seguito di una traversata affrontata per la speranza di una vita migliore. Tutto questo non è accettabile. […]. Sappiamo che queste tragedie possono essere evitate grazie alla capacità di intervenire rapidamente e con efficacia, delle donne e degli uomini che nel nostro Paese si spendono senza tregua in situazioni così complesse e drammatiche. Sono persone che non smetterò mai di ringraziare per il lavoro che fanno. Ma non possiamo continuare a contare solo sulla loro capacità».
Di fronte a un fenomeno «diventato strutturale e che continua a consumarsi ormai a ritmo quotidiano, occorre attivarsi a tutela dei bambini che giungono in Italia senza un adulto di riferimento e avere un sistema di accoglienza e di tutela che sia in grado di creare per loro condizioni e prospettive di vita sostenibili», dice Albano, che indica tra le sue priorità proprio «l’assicurare ai minori stranieri non accompagnati un sistema di protezione e un’assistenza continuativa».
Sta lavorando «innanzitutto perché sia realizzata tempestivamente una legislazione completa, in grado di garantire assistenza e protezione ai bambini e ai ragazzi soli e particolarmente vulnerabili, come sicuramente sono anche i minori stranieri non accompagnati». Oggi, in occasione della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i Garanti regionali affronteranno questi temi, «con la determinazione di chi vuole attivarsi subito e realizzare le azioni necessarie. Chi si occupa del rispetto dei diritti dei minori non si accontenta delle parole: desidera giungere presto alla realizzazione di azioni utili a tutelare quei diritti».
Foto GIOVANNI ISOLINO/AFP/Getty Images
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