Bucaramanga – La maggior parte dei partecipanti al Congresso Missionario nazionale “è cosciente che la Chiesa è missionaria, Cristo l’ha fondata per evangelizzare, ed è concorde che questo compito spetta a tutti, laici, consacrati, seminaristi, sacerdoti, vescovi, comunità religiose, comunità ecclesiali e Chiese particolari; tutti abbiamo bisogno di una maggiore coscienza missionaria universale e di dare una risposta più generosa alla missione Ad gentes, ad intra e ad extra”. Così iniziano le conclusioni del XII Congresso Missionario Nazionale della Colombia, celebrato a Bucaramanga dal 26 al 29 maggio (vedi Fides 16/5/2016 e seguenti), pervenute a Fides.
I partecipanti sottolineano la necessità di “promuovere costantemente la spiritualità missionaria, l’animazione missionaria e la formazione missionaria nei seminari, nella case di formazione, negli operatori pastorali e in tutti i laici”, in quanto “nei piani pastorali delle Chiese particolari non appare con chiarezza l’orientamento per la missione Ad gentes”.
E’ inoltre urgente: coordinare tutte le forze missionarie, per evitare la dispersione e assicurare una azione missionaria più efficace nella pastorale; rafforzare la pastorale indigena e degli afrodiscendenti; far conoscere la ricchezza spirituale di Santa Laura Montoya, e soprattutto “impregnarci della sua spiritualità mistica, della sua pedagogia e del suo afflato missionario”.
L’ultima delle conclusioni ribadisce: “è l’ora della missione Ad gentes dei laici, è necessario un maggior numero di scuole di formazione missionaria per i laici”.
Vengono quindi proposti una serie di impegni, che riguardano l’attività dei COREMI (Comité Regional Misionero) delle diverse regioni geografiche colombiane e alcuni istituti missionari, che attraverso iniziative locali intendono realizzare le conclusioni del Congresso: Congressi missionari regionali o post-Congressi, incontri di coordinamento, di formazione e di animazione missionaria, rafforzamento delle POM…
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