Un giorno… ci sarà
Una casa comune, una sola famiglia umana.
La casa
e la figura umana. Esse si fondono attraverso una gamma di colori fino a
trasformarsi una nell’altra. Il significato espresso è quello della costruzione
di una casa fatta dalle molte persone, dalle molteplici culture, e nella quale
la persona stessa diventa casa, cioè luogo di accoglienza, diventa famiglia!
Un gran sogno quello di Dio in cui noi FMA collaboriamo per fare del nostro ambiente educativo, quartiere, città una sola famiglia di fratelli e sorelle, di culture e religioni diverse dove si possa trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime differenze.
Un gran sogno quello di Dio in cui noi FMA collaboriamo per fare del nostro ambiente educativo, quartiere, città una sola famiglia di fratelli e sorelle, di culture e religioni diverse dove si possa trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime differenze.
Ancora la sfida si rinnova oggi: esserci in missione con sguardo di famiglia, costruendo casa, mediante una accoglienza scambievole, è una maniera di riscoprire l’essere famiglia di Dio.
L’umanità
riscopre i Volti di donne e uomini in cammino.
La
strada è la stessa, quella della vita, ma le situazioni che attraversiamo in
questo percorso sono diverse: molti devono affrontare la difficile esperienza
della migrazione, nelle sue diverse espressioni, interne o internazionali, permanenti
o stagionali, economiche o politiche, volontarie o forzate. In vari casi la
partenza dal proprio Paese è spinta da diverse forme di persecuzione, così che
la fuga diventa necessaria.
Il Papa evidenzia la necessità di accogliere i rifugiati, sfollati «che
quanti sono forzati a lasciare le loro case o la loro terra saranno aiutati a
trovare un luogo dove vivere in pace e sicurezza, dove lavorare e assumere i
diritti e i doveri esistenti nel Paese che li accoglie, contribuendo al bene
comune, senza dimenticare la dimensione religiosa della vita» (Dal Messaggio
per la Giornata del Migrante 2011).
Studenti
esteri, ponti culturali ed economici
Il Santo Padre si sofferma inoltre l’impegno a favore degli studenti
esteri e accompagnare l’attenzione per i loro problemi concreti, quali le
ristrettezze economiche o il disagio di sentirsi soli nell’affrontare un
ambiente sociale e universitario molto diverso, come pure le difficoltà di
inserimento» (Dal Messaggio per la Giornata del Migrante 2011).
Formazione
“Nella
scuola e nell'università si forma la cultura delle nuove
generazioni.”
Il mondo
della migrazione è vasto e diversificato. Abbiamo esperienze promettenti che è
necessario condividere per rafforzare la nostra convinzione carismatica: Siamo
famiglia chiamata ad essere una nella diversità.
Siamo
impegnate a
-
riqualificare educativamente le opere con e per i migranti
- creare
rete tra le comunità che operano nel mondo della migrazione
- approfondire il nostro carisma educativo nel campo migratorio
L'approccio
metodologico ispirato al Sistema Preventivo, proposto dal Progetto per una Casa
Comune, prevede un processo con diverse scansioni concatenate a spirale:
-
approssimarsi alle persone per ascoltare, per creare incontro e nuova visione
della situazione;
-
conoscere, comprendere meglio la complessità e le cause del fenomeno, così come
viene vissuto dalla persone;
- agire insieme con le giovani e le famiglie migranti come cittadine/i a
pieno titolo.
Desideriamo
puntare su processi d’integrazione1 basati sul dialogo tra le differenze
culturali che presuppongono un rapporto reciproco per camminare verso una nuova
cittadinanza.
Rilanciamo nuovamente una richiesta:
Vi
chiediamo il seguente apporto in dialogo con le persone coinvolte.
Nelle
opere o progetti socio/culturali che state portando avanti,
1.- Che
cosa dicono i giovani e le famiglie migranti a riguardo dal loro “inserimento”?
2.-
Quali aspetti state favorendo per un’integrazione socio/culturale/ religiosa?
3.-
Quali altri prevedete in un futuro?
4.- Quali
sono le nuove realtà migratorie emergenti nel vostro contesto?
5.- Che
cosa conoscere per tutelare i flussi da ogni forma di oppressione così che
possano essere un fattore di sviluppo per i Paesi di origine e quelli di
accoglienza?
6.- Altro
L’invito
della Chiesa a riflettere sul crescente e strutturale fenomeno migratorio è
anche un invito alla preghiera al Signore, perché i cuori si aprano
all’accoglienza, operando una scelta che sappia unire giustizia e fede.
Il
fondamento di questa opzione è dato dalla verità che Dio è Padre, ci chiama ad
essere figli amati nel suo Figlio prediletto, per cui siamo tutti fratelli in
Cristo: “Una sola famiglia”.
1 L’integrazione
non è una strada a senso unico, e neppure un cammino da percorrere solo
dall'immigrato, ma anche dalla società in cui egli si inserisce. La vera
integrazione infatti si realizza là dove l'interazione tra gli immigrati e la
popolazione autoctona non si limita al solo campo economico-sociale, ma si
attua in pienezza, comprendendo anche quello culturale. Ambedue le parti,
comunque, devono essere disposte a farlo, giacché il motore dell’integrazione è
il dialogo, e ciò presuppone un rapporto reciproco (cf Progetto per una Casa
Comune)
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