CITTA'
DEL VATICANO - Il portavoce della Santa Sede ha chiesto di fare memoria delle
centinaia di persone che nelle ultime settimane sono morte nelle acque del
Mediterraneo, fuggendo in Europa dai conflitti e dalle difficili condizioni di
vita del Nord Africa e di altre zone del pianeta.
Da
quando sono iniziate le rivolte popolari nell'Africa del Nord a febbraio, circa
22.000 migranti, per la maggior parte tunisini secondo dati del Ministero
dell'Interno, sono giunti nell'isola di Lampedusa, e altri sono sbarcati a
Malta.
L'ultima
tragedia si è consumata nella notte tra martedì e mercoledì, quando
un'imbarcazione si è rovesciata e 250 migranti sono caduti in mare.
“Fuggire
dalla fame, dalla povertà disumana, dall’oppressione, dalla violenza, dalla
guerra… a rischio di morire fra i flutti senza lasciare traccia, neppure un
ricordo del proprio nome”, osserva padre Federico Lombardi, S.I., direttore
della Sala Stampa della Santa Sede, nell'editoriale dell'ultimo numero di
“Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano.
“Molte
volte, in questi giorni, si è parlato di dolore 'senza nome' – commenta –. La
compassione ci obbliga a non dimenticare, a fare memoria, come di fronte ad
altre indicibili tragedie dell’umanità, di una storia che è nostra, in
solidarietà con i poveri della terra”.
Lo
ha compreso perfettamente il popolo ebraico innalzando il memoriale di Yad
Vashem, “il memoriale dei nomi”. Lì Benedetto XVI ha pronunciato una
meditazione che in questi giorni si evoca di fronte alla morte di tante vittime
innocenti e sconosciute.
“Essi
persero la propria vita, ma non perderanno mai i loro nomi – ha detto il Papa
in quel luogo –: questi sono stabilmente incisi nei cuori dei loro cari, dei
sopravvissuti e di quanti sono decisi a non permettere più che un simile orrore
possa disonorare ancora l’umanità. I loro nomi, in particolare e soprattutto,
sono incisi in modo indelebile nella memoria di Dio Onnipotente”.
“Possano
le loro sofferenze non essere mai negate, sminuite o dimenticate! E possa ogni
persona di buona volontà rimanere vigilante per sradicare dal cuore dell’uomo
qualsiasi cosa capace di portare a tragedie simili a questa!”, ha aggiunto il
Pontefice.
Il
portavoce vaticano chiede quindi di “sradicare l’odio assurdo che ha portato
alla Shoah” e di “impegnarci ora anche a sradicare le ingiustizie,
l’indifferenza e l’egoismo che portano troppe persone a scomparire fra le acque
alla ricerca di una vita più umana”.
“Dio
le ricorda, ricordiamole anche noi”, conclude.
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