25 marzo 2017

Suor Emilia PIEDRAHITA

Carissime sorelle, il giorno 20 marzo 2017, festa liturgica di San Giuseppe, dalla Casa “Santa Teresina” di São Paulo (Brasile) è stata accolta dal Padre nel Regno della beatitudine infinita la nostra cara sorella missionaria Suor Emilia PIEDRAHITA. Nata a Medellín (Colombia) il 5 marzo 1932. Professa a Acevedo (Colombia) il 5 agosto 1952. Appartenente all’Ispettoria Brasiliana “S. Caterina da Siena” - São Paulo.
Emilia, che al Battesimo ricevete anche il nome di Carmen, visse l’infanzia e l’adolescenza con la sorella Socorro e il fratello Domingo Paulino, circondata dall'affetto dei genitori e dei nonni. Nella sua famiglia l’affetto reciproco era vissuto come dono totale e sincero, aperto ai bisogni dei più poveri, e la gioia sgorgava dall’armonia e dalla bellezza del vivere insieme e, soprattutto, dalla certezza della presenza di Dio.
Frequentò il Collegio “Maria Ausiliatrice” nella sua città e fin dall'inizio sentì la chiamata alla vita missionaria come FMA. Il padre però non era d’accordo perché la considerava troppo giovane per fare una scelta così esigente ed anche perché non voleva perdere quella figlia tanto amata. Tuttavia lei all’età di 16 anni, fiduciosa della chiamata di Gesù, iniziò la formazione religiosa nella festa di S. Giuseppe il 19 marzo 1948. Il 31 gennaio 1950 fu ammessa al Postulato e poi al Noviziato a Acevedo. Nel confronto con la Parola di Dio e con le Costituzioni, Emilia comprese e assimilò le esigenze della sequela di Gesù Cristo e consolidò la sua vocazione missionaria "ad gentes". Il 5 agosto 1952 emise la Professione come FMA.
Nei primi anni fu insegnante e assistente nella casa di Barranquilla, nel Collegio “Maria Auxiliadora” e “S. Juan Bosco” di Medellín e a Concordia mentre continuava la sua formazione salesiana. Fece i voti perpetui il 5 agosto 1958.
Nei primi mesi del 1966, il suo sogno missionario si realizzò. Destinata a Manaus (Brasile), fu assistente nel Patronato “S. Terezinha" e nel Collegio “Maria Auxiliadora”. Nel 1971 passò ad Humaitá e poi a Belém. Nel 1974 fu trasferita all’Ispettoria di São Paolo, a Lorena, per studiare pedagogia nella Facoltà “Teresa d'Avila”. Conseguita la laurea nel 1977, restò in quella casa come insegnante fino al 1985.
Nella casa “Madonna della Strada” alla periferia di São Paolo si dedicò per un anno alla pastorale popolare, poi fu trasferita a Ribeirão Preto dove fu vicaria, insegnante e coordinatrice delle attività socio-educative. Svolse questi stessi incarichi a Guaratinguetá. Suor Emilia era missionaria di speranza e di gioia per tutti, ma come scrisse in risposta ad un questionario nel 1982 specialmente per i più poveri che erano i suoi prediletti.
Dal 1990 al 1992 fu assente dalla casa religiosa per assistere la mamma, poi lavorò fino al 2007 nella casa di S. José dos Campos come coordinatrice della pastorale dei minori dedita alla promozione integrale di bambini e adolescenti. Fu poi per tre anni vicaria a Lorena “S. Teresa”, consigliera e attiva nella pastorale a Santo André dal 2010 al 2016. In quest’ultima casa fu direttrice per un triennio (2013-2016).
Molte persone hanno ammirato la dedizione di suor Emilia, la sua competenza e il suo coinvolgimento come cittadina attiva e responsabile nella società. Era un’educatrice che sapeva ascoltare e comprendere con bontà e, allo stesso tempo, era ferma ed esigente.
In comunità la sua presenza era gentile, fine, discreta ma presente in ogni momento. Era una FMA dalla preghiera radicata nella Parola, nell'Eucaristia e nell’amore a Maria Ausiliatrice. Ha sempre manifestato una speciale devozione alla Beata Laura Vicuña alla quale affidava i bambini, gli adolescenti e le giovani.
Era molto affezionata alla sua famiglia, in particolare alla sorella Socorro, alla nipote Angela, al fratello e ai nipoti, che accompagnava con la preghiera e le visite.
Nei primi anni del 2000, suor Emilia venne colpita dal cancro, ma lo superò. Pochi mesi fa, la malattia tornò con maggiore forza, sorprendendola mentre era direttrice a Santo André. Rendendosi conto della gravità del male, nei primi mesi del 2017 chiese di essere trasferire nella Casa “Santa Teresinha” di São Paulo per avere migliore assistenza medica. Suor Emilia ha vissuto questo tempo di purificazione con docilità alla volontà del Padre e come dono di offerta per le vocazioni e per tutte le persone che si affidavano alla sua preghiera.
Cara suor Emilia, dal Cielo con Gesù e sua Madre, con don Bosco e madre Mazzarello continua ad essere missionaria ottenendo benedizioni e grazie da Dio sull’Ispettoria, sull’Istituto e sulla tua famiglia.
Riposa in pace.

L’Ispettrice
Suor Helena Gesser

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