Sono 787.000 i rifugiati siriani ufficialmente registrati dall’Onu e il
dato è in aumento al ritmo di circa 5000 nuove persone al giorno che fuggono
dal conflitto in corso nel loro paese. Gli ultimi
aggiornamenti sul fronte umanitario sono stati resi noti oggi dal’Alto
commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur).
Un portavoce dell’Acnur a Ginevra ha detto che il trend da dicembre a oggi
è in crescita e che la media giornaliera che a dicembre era stata di 3.275
nuovi rifugiati a gennaio si è portata a 5.047.
La maggior parte dei rifugiati si è diretta in Libano, Giordania e Turchia;
seguono l’Iraq e tra paesi non confinanti con la Siria è l’Egitto la meta
preferita con circa 15.000 presenze. I dati dei
rifugiati registrati non tengono conto degli sfollati interni che ammontano a
centinaia di migliaia di persone.
Quelle dell’Acnur sono gli unici dati certi di un conflitto che sta mietendo
vittime anche e soprattutto tra i civili. Ancora tra
ieri e oggi combattimenti si stanno svolgendo attorno a Damasco: fonti di
stampa internazionale riferiscono del tentativo dell’esercito di bloccare
l’avanzata dei ribelli che sarebbero riusciti a superare in alcuni punti il
presidio armato disposto a difesa del centro della capitale siriana; l’agenzia
di stampa ufficiale siriana Sana, da parte sua, ha confermato che combattimenti
sono in corso in alcuni sobborghi di Damasco tra cui al Hajar al Aswad, al
Qadam, al Assali e Barzeh.
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